In pochi giorni giungono due diverse promozioni per Microsoft. Da una parte v’è un report Symantec della settimana scorsa in cui si promuove Windows come il sistema operativo con meno bug in dote; dall’altra v’è una nuova indagine auto-prodotta in cui un responsabile della sicurezza del gruppo bolla Windows Vista come il sistema operativo che nei suoi primi 90 giorni ha ottenuto i migliori risultati sul campo.
Il raffronto è fatto direttamente sul numero di vulnerabilità scoperte e mettendo fianco a fianco i maggiori sistemi operativi sul mercato. Ne consegue una classifica così composta:
- Windows Vista, 1 vulnerabilità
- Windows XP, 14 vulnerabilità
- Mac OS X 10.4, 20 vulnerabilità
- Ubuntu, 71 vulnerabilità
- SuSE, 80 vulnerabilità
- Red Hat, 137 vulnerabilità
La classifica considera solo le vulnerabilità con tanto di patch, ma poco cambia se si considerano le vulnerabilità ancora aperte: per Vista il conto sale a 5 (le ultime scoperte a fine Febbraio), per XP il conto è di 18, Mac OS X va a 27, mentre Ubuntu, SuSE e Red Hat salgono rispettivamente a 100, 111 e 201.
Il report è firmato Jeff Jones ed è disponibile online. La sua origine dichiaratamente faziosa, però, attira alcune critiche tra le quali quelle raccolte da Pc World secondo cui le vulnerabilità Microsoft sarebbero comunque sempre tendenzialmente più gravi e dunque di più facile exploit. Inoltre Windows Vista godrebbe di minore diffusione e dunque minore interesse (e minore possibilità di esperimento) da parte di esperti malintenzionati. Numeri alla mano, però, Jones conferma quanto statisticamente rilevato da Symantec: Windows soffre di meno vulnerabilità rispetto alla concorrenza.