I virus nell'era del web 2.0

I virus nell'era del web 2.0

Contemporaneamente allo sviluppo del web 2.0, e soprattutto in parallelo alla diffusione dei social network, sono stati creati dei virus, le cui caratteristiche e “comportamenti” non sono più quelli tradizionali. I virus informatici della nuova era, infatti, non fanno sentire le loro insidie approfittando di difetti di programmazione o della poca cautela con cui si trattano file eseguibili.

I nuovi virus, per insidiarsi nei nostri PC e per propagarsi, sfruttano logiche e processi di condivisione e collaborazione simili a quelli dei social network. Uno di questi nuovi virus è Feebs, che è capace di navigare attraverso le reti peer to peer.

Se le nuove frontiere di Internet utilizzano processi innovativi, i virus si adattano a queste nuove modalità di comunicazione, per diventare sempre più efficienti, per potenziare le loro capacità di diffusione, diventando sempre più evoluti: è quanto è emerso dal rapporto “Internet Security Trends Report 2008“, realizzato dalla IronPort System, società che si occupa di sicurezza informatica.

Secondo tale rapporto, proprio nel 2008 si diffonderanno i virus sociali, ma anche spam e malware con le stesse caratteristiche di intrusione per mezzo di condivisione e collaborazione, che saranno in grado di violare la privacy e “rubare” dati personali e privati per trasmetterli e diffonderli.

Tutto ciò apre prospettive inquietanti anche in tema di sicurezza, perché in questo modo il web, a causa di questi virus, potrebbe diventare un luogo pericoloso, che metterebbe a rischio ancora di più la riservatezza degli utenti.

È opportuno quindi che le aziende per la sicurezza si adoperino nella realizzazione di prodotti in grado di contrastare i virus sociali e le logiche che ne stanno alla base, per non trasformare l’era del web 2.0 in un’era infelice per la privacy di ognuno di noi.

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