Gli esperti di marketing conoscono l’importanza del merchandising per promuovere il proprio brand e aumentare le vendite. Infatti questo tipo di strategia, molto spesso, viene effettuata nel punto vendita e cerca di richiamare l’attenzione del consumatore hic et nunc.
Se pensiamo al merchandising inteso come gadget, riferito ad un prodotto/servizio, questi sono utili per far conoscere il brand, per fidelizzare il cliente e nascono con lo scopo di essere dei passaparola materiali e quindi possono diventare virali.
Una maglietta, un portachiavi, una penna, per esempio, che riportano il logo del brand, possono passare da persona a persone, possono essere visti in luoghi non sempre pianificati dall’azienda stessa, possono andare ovunque ed essere visti da chiunque. Con un budget minimo si può avere un ritorno davvero notevole.
Potremmo definire i gadget come il viral marketing offline per creare la riconoscibilità del marchio, del prodotto e successivamente arrivare alla sperate vendite. Spesso sono gratuiti, vengono dati in omaggio e altre volte hanno un costo, come ad esempio tutto il merchandising dei film.
Online è difficile pensare a oggetti che possano svolgere questa funzione, essendo un mondo prettamente immateriale, cosa si può offrire al cliente per farsi ricordare?
Il futuro del merchandising online potrebbero essere i widget, piccole applicazioni Web, interattivi, facili da usare, distribuibili capillarmente e dotati di enormi potenzialità. Ogni azienda può personalizzarli e può diffonderli viralmente e gratuitamente sul Web, soprattutto se sono creati per fornire valore ad un’audience di riferimento. Google e Yahoo già da tempo hanno creato queste applicazioni a servizio degli utenti, mentre una delle prime aziende offline a diffondere in rete il suo widget è stata UPS.
Secondo voi le aziende saranno in grado di affrontare creativamente questa nuova sfida? I widget sono davvero il merchandising per il mondo virtuale?