Basta un selfie, una propria foto ma anche un’immagine di un attore famoso pescata dal web per usare AI Portraits Ars, il progetto artistico del designer e ricercatore italiano Mauro Martino, direttore del Visual Artificial Intelligence Lab di IBM research e docente della Northeastern University di Boston. Il risultato di una foto caricata sul sito web è un ritratto del tutto nuovo e originale, in base ai colori e alle forme del viso che vengono riprese dal sistema.
Come sottolineato dai ricercatori, a differenza dei precedenti metodi di intelligenza artificiale, l’algoritmo non “dipinge” semplicemente il viso in un nuovo stile. Per creare AI Portraits Ars sono stati infatti usati i Gan model, dei modelli generativi molto utilizzati per l’intelligenza artificiale. Il sito utilizza un algoritmo addestrato su 45.000 ritratti classici per rendere il viso in finto olio, acquerello o inchiostro. C’è un numero enorme di stili inclusi in questo database, che coprono artisti da Rembrandt a Tiziano a Vincent van Gogh, con ogni input che produce un ritratto unico.
AI Portraits Ars sceglie anche lo stile, dal Rinascimento fino all’arte contemporanea, da Rembrandt a Warhol in base alle informazioni del viso. Alcuni elementi all’interno di qualsiasi selfie possono infatti richiedere all’algoritmo di utilizzare uno stile specifico. Insomma con selfie diversi si otterranno sicuramente risultati diversi. Le immagini generate sono fino a 8K e si possono distinguere le pennellate. In passato Martino aveva lanciato anche AI Portraits Celebrity, quello che generava ritratti dai volti delle star.
In tema di privacy bisogna ricordare che foto vengono inviate ai server dei creatori per produrre il ritratto, ma i ricercatori promettono che non useranno i propri dati per nessun altro scopo e tutte le immagini inviate vengono immediatamente eliminate dopo l’uso.