Ha preso il via l’edizione 2010 dello IAB Forum, l’evento che più di ogni altro ha saputo calamitare negli ultimi anni le attenzioni del mondo dell’advertising attorno alle nuove possibilità del Web. Fin dalle presentazioni iniziali prende forma l’atmosfera che il comparto sta vivendo, pieno di contraddizioni e di novità, una sorta di “mosca cieca” nel quale tutti procedono in esplorazione e l’importante è mai fermarsi.
Un numero, su tutti, a benedire le attività del settore anche in Italia: l’anno 2010 si concluderà con un margine positivo del 15%, una crescita prevista di sicuro impatto che dimostra quanto il Web abbia oggi un forte potenziale rispetto ad ogni altro canale alternativo (+3,2% il trend medio dell’advertising nel nostro paese per l’anno in corso). Trattasi però ancora di una crescita con le ali tarpate da mille problemi: carenze infrastrutturali, scarsa cultura informatica tra la popolazione e la presenza invadente di un medium televisivo dominante costringono ancora l’Italia su tassi di crescita ridotti rispetto ad altri paesi. Ma l’entusiasmo non manca e le soluzioni neppure.
Quel che Roberto Binaghi (presidente IAB Italia) sottolinea è quanto il mercato, nonostante tutto, sia ancora fortemente immaturo: una forte concentrazione degli investimenti nelle mani di poche decine di grandi investitori rende il settore ancora vulnerabile e dipendente dagli alti e bassi che pochi grandi marchi possono vivere all’interno del ciclo economico. Ma si parla tuttavia di un mercato ormai pari a 1000 milioni di euro di investimento, e con prospettive di crescita a doppia cifra per molti anni ancora: c’è motivo di credere che sarà la moneta a portare interesse e maturazione ulteriore negli anni a venire.
I numeri dello IAB Forum 2010 indicano fermento: il comparto ha saltato a pié pari la crisi uscendone rinforzato. Il polo fieristico di Milano ha chiuso la prima giornata ospitando Chris Anderson (il quale ha precisato quanto provocatoria fosse la sua previsione funesta per le sorti del Web), Diego Masi (AssoComunicazione) e Daniele Ottier (Sky Italia), mentre per la giornata di domani sono attesi gli interventi Audiweb, Assointernet e la successiva chiusura dei lavori. Affianco ai convegni istituzionali maggiori sono previsti inoltre tutta una serie di workshop che rendono l’agenda particolarmente febbrile, nonché un originale “confessionale”, nel quale i partecipanti all’evento hanno la possibilità di dire la propria sul Web italiano.