Google, che basa gran parte della propria attività sull’advertising online, l’aveva preannunciato: la fine della crisi è vicina. I dati a disposizione di Google sono quelli di un mercato che negli ultimi mesi sembra aver ridato speranza agli operatori, ed ora questa speranza è fotografata anche dalle proiezioni Internet Advertising Bureau (IAB) e PricewaterhouseCoopers (PwC).
I numeri restituiti dalle analisi IAB sono ancora in passivo rispetto al 2008, ma era questa una prospettiva scontata. La novità, invece, è in un ritorno alla risalita dopo che da fine 2008 in poi tutti i dati erano stati in negativo. Rispetto a 12 mesi fa, infatti, la caduta è del 5.4%, ma il confronto rispetto al secondo trimestre del 2009 indica un recupero dell’1.7%: poca cosa, forse, ma trattasi di un lume di speranza in un momento in cui da ogni parte si cercano appigli da cui ripartire. Complessivamente il mercato ha fatturato qualcosa come 5.52 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 5.46 del trimestre precedente ed il evidente deficit rispetto ai 6.1 miliardi di fine 2008 (il maggior picco di vendite mai raggiunto.
Lo schema pubblicato sul sito IAB è del tutto rappresentativo dell’attuale andamento del settore, con i suoi cicli stagionali e con l’evidente battuta d’arresto di una crisi economica che ha saputo fermare anche un settore di grande crescita quale l’advertising online:
Dati IAB, dati Q3 2009
«Internet ha trasformato l’esperienza dei consumatori sui media, mettendo a disposizione degli operatori opportunità senza precedenti […]. L’intero settore dell’advertising è stato colpito duramente dall’economia, ma i media digitali sono stati un punto luminoso nella grande crisi economica catturando una crescente fetta di mercato»: così Randall Rothenberg, Presidente e CEO IAB, ha fotografato la situazione attuale, la cui miglior prospettiva è sicuramente nel confronto con le clamorose debacle che la raccolta pubblicitaria ha avuto su altri media.
Lo IAB rinvia ora al prossimo trimestre, quando il rapporto sull’advertising online sarà disponibile in versione completa a descrizione di un intero semestre (lasso di tempo nel quale risulta meno incidente il ciclo annuale della spesa nel settore).