iAd stenta, Apple corre ai ripari

iAd stenta a crescere e Apple corre ai ripari con un piano di salvataggio.
iAd stenta, Apple corre ai ripari
iAd stenta a crescere e Apple corre ai ripari con un piano di salvataggio.

Non tutte le “iCiambelle” riescono col buco e così, a fianco di successi planetari che hanno segnato la storia degli ultimi anni, Apple è chiamata qualche volta a dare vigore a progetti che stentano, raccogliendo sul mercato meno di quanto a Cupertino hanno immaginato. Uno di questi sembra essere iAd, la piattaforma pubblicitaria che il gruppo ha lanciato lo scorso anno con l’ambizioso obiettivo di contrastare da vicino i dominatori del settore capeggiati da AdSense di Google.

Presentata in contemporanea con il rilascio di iOS 4, iAd in poco più di un anno è diventata la terza piattaforma di advertising a livello globale, non riuscendo pertanto ad intaccare la leadership di Google come i vertici di Cupertino avevano invece preventivato.

Secondo le osservazioni fatte da alcuni analisti, iAd ha finora pagato alcuni errori strategici che si sono finora rivelati decisivi, come ad esempio i suoi costi eccessivi e i bassi margini di guadagno riservati agli sviluppatori, a cui si è sommata una politica fin troppo restrittiva al punto da minare le potenzialità e la diffusione della piattaforma.

Per questo motivo, nell’ottica di un rilancio in grande stile, Apple starebbe lavorando a delle modifiche atte a rimettere in carreggiata iAd, così da rinnovare l’interesse degli sviluppatori e di invogliare le aziende in cerca di visibilità ad investire nel progetto. Tra le manovre che potrebbero essere messe in atto non mancherebbe un dimezzamento dei costi di accesso riservati agli inserzionisti rispetto a quelli praticati finora, con un’aumentata flessibilità relativa ai guadagni riservati agli sviluppatori derivanti dalla pubblicità inserita all’interno delle app da essi prodotte.

Apple punterebbe inoltre a coinvolgere meglio i dirigenti del marketing delle aziende interessate a promuovere la propria immagine su iAd, arrivando ad organizzare, secondo alcune ipotesi formulate dalla stampa, delle visite alla sede di Cupertino per far immergere da vicino i manager all’interno del mondo Apple e provare in tal modo a conquistare le loro preferenze.

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