La città di Parma si avvia a divenire la prima ‘Smarter Town’ a livello nazionale ed europeo grazie ad una partnership tecnologica siglata con IBM Italia. La Città Ducale si avvia così a valorizzare le tecnologie dell’informazione già esistenti e a crearne di nuove mettendole al servizio dei cittadini, a tutto vantaggio della qualità della vita.
L’accordo, siglato tra il sindaco di Parma Pietro Vignali, e il presidente e amministratore delegato di IBM Italia Luciano Martucci, prevede la creazione di un Comitato congiunto per l’Innovazione; si tratterebbe di puntare alla creazione di un tavolo attorno al quale interrogarsi sulle nuove tecnologie e su come metterle al servizio dei cittadini, con particolare attenzione all’infomobilità, alla sicurezza e alla fruizione di arte e cultura. Nel concetto più esteso di “Smarter Planet” si inserisce infatti una maggiore attenzione all’utilizzo della tecnologia, ai cambiamenti in atto, alle modalità di produzione e allo scambio di beni e servizi; una visione che nella singola realtà cittadina guarda ai sistemi urbani e ai suoi abitanti, al fine di garantire una migliore qualità della vita e aiutare, attraverso interventi mirati, le trasformazioni in atto. «È ciò che noi definiamo Smarter Town», ha dichiarato Martucci, «realtà evoluta che usa più efficacemente le proprie risorse, nell’accezione più ampia del termine, a vantaggio di una migliore qualità della vita. Siamo ovviamente all’inizio».
Primo obiettivo concreto identificato, la creazione di un video-sportello da posizionare nei punti strategici della città e attraverso il quale i cittadini possano interagire con un operatore e svolgere così in tutta semplicità e comodità le loro pratiche, sia che si tratti di firmare e compilare moduli, sia che ci sia la necessità di ricevere documenti. «Siamo la prima città in Italia ad aver firmato questo accordo con IBM», ha dichiarato Vignali, «un accordo che non prevede oneri per il Comune di Parma, che non vincola le parti in alcun modo e che inserisce Parma nella cerchia di importanti capitali europee quali Stoccolma e Londra».
Città estere come Stoccolma, Londra, Singapore e Kyoto hanno infatti già da tempo abbracciato in concetto di “Smarter Town” con la creazione ad esempio nei primi due casi di un nuovo sistema di interconnessione dei pedaggi basato sulla regolazione dei flussi di veicoli in ingresso e in uscita, in grado di diminuire del 20% il traffico cittadino e di ridurre del 12% le emissioni nocive. Singapore offre invece centrali che controllano la viabilità in tempo reale grazie a un sistema di sensori intelligenti mentre a Kyoto utilizza per lo sviluppo del traffico stradale simulazioni di traffico su vasta scala.