Quanto è potente il più potente computer al mondo? Oggi lo sappiamo grazie a IBM, che ha raggiunto lo storico traguardo con il suo Pangea III. Nella pratica, i suoi 31,7 petaflop equivalgono a circa 170.000 laptop messi insieme, mentre i 76 petabyte di storage possono memorizzare l’equivalente di 50 milioni di film in HD.
Una delle prime aziende a beneficiare delle performance di IBM Pangea III è il gruppo Total, che userà il computer per individuare nuove risorse e linee guida nelle missioni di ottenimento petrolio e gas, a rispetto dell’ambiente.
Ciò consente a Total di ridurre i rischi geologici, accelerare la consegna dei progetti e aumentare il valore delle attività attraverso operazioni sul campo ottimizzate, ad un costo inferiore – ha spiegato Arnaud Breuillac, presidente di Total Exploration & Production.
Costruito con CPU POWER9, Pangea III ha rivendicato il primo posto come più potente supercomputer commerciale del mondo in una classifica che, a dire il vero, non vede molta concorrenza. Molta di più ce n’è nel campo delle organizzazioni governative, dove le sperimentazioni proseguono da anni a ritmi maggiori. Ad ogni modo, i processori POWER9 di Big Blue sono già in macchine di lusso, come il Summit usato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e le macchine Sierra. Si tratta di CPU ottimizzati per i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale, impegnata a frugare dentro una mole di dati che nessun umano potrebbe mai gestire.
Al momento, Pangea III è un prodotto abbastanza finale, ovvero capace di essere adottato, in modalità di abbonamento, da chiunque lo voglia. Il trend è quello della tecnologia as-a-service, ovvero dell’opportunità di collegarsi alla potenza del bestione in remoto, senza doverlo avere fisicamente al fianco. Ed è qui che si gioca molto del futuro del computing enteprise, che tra l’edge e la periferia dei dati, ha diverse possibilità di crescita e consolidamento.