IBM ha annunciato di essere al centro di un’inchiesta dell’Agenzia per la protezione ambientale statunitense a causa di un contratto da 80 milioni di dollari ottenuto nel 2006 per modernizzare i sistemi finanziari dell’EPA, pertanto all’azienda è stato vietato per il momento di partecipare ad altri appalti di agenzie USA.
Inoltre, IBM ha reso noto che la procura del distretto orientale della Virginia ha notificato all’azienda, ed ad alcuni suoi impiegati, un invito a testimoniare davanti a un Grand Jury e a fornire documentazione sull’interazione tra i propri dipendenti e quelli dell’Epa.
IBM, il più grande fornitore al mondo di servizi informatici, ha detto di aver appreso venerdì scorso della temporanea sospensione dall’Epa per presunte violazioni del codice etico nel contratto del 2006.
La sospensione temporanea si applica a tutte le agenzie federali e a tutte le società controllate da IBM, anche se l’azienda può continuare a lavorare nell’ambito dei contratti già ottenuti.
IBM, dal canto suo, si è affrettata a comunicare di essere pronta a fornire piena collaborazione all’autorità sulla vicenda.
Le norme federali prevedono un limite massimo di 30 giorni per presentare ricorso, la pena massima è il divieto di accedere a contratti federali per un periodo di 12 mesi, situazione che comporterebbe una drastica riduzione del portafoglio ordini della società, con inevitabile ripercussioni a livello finanziario.