Per molto tempo, i contenuti distribuiti tramite iTunes Store sono stati vincolati ad un sistema di Digital Right Management, imposto dalle case discografiche, per evitare il proliferare di copie illegali in rete. Dopo diversi tentativi, lo scorso anno Apple è riuscita a distribuire musica non protetta da nessun tipo di DRM, in modo da soddisfare le esigenze di tutti gli utenti.
Lo stesso, tuttavia, non avverrà per gli eBook che Cupertino si appresta a vendere tramite iBook Store: i libri digitali per iPad, infatti, saranno coperti da FairPlay, il tanto discusso DRM che in passato ha coinvolto la musica digitale di iTunes.
La riapparizione di FairPlay sembra rispondere alle pressioni delle case editoriali che, tuttavia, avranno la possibilità di decidere se attivare o meno il DRM. Distributori come O’Reilly Media, ad esempio, hanno dichiarato la propria intenzione di non avvalersi di questa protezione, considerata dannosa per le vendite.
La maggior parte delle aziende editoriali, però, ha accolto di buon grado il DRM di Cupertino. Non c’è da stupirsi: il mercato degli eBook è ancora allo stadio iniziale ed è quasi naturale che le società coinvolte decidano di proteggersi prima di buttarsi in un settore economico dai risultati ancora incerti. Ma l’esperienza di iTunes Store insegna: gli utenti preferiscono di gran lunga materiale che non presenti né blocchi né protezioni, in modo che i contenuti siano utilizzati in una pluralità di contesti differenti.
È lecito credere, di conseguenza, che avverrà lo stesso anche per gli eBook: c’è da augurarsi, tuttavia, che il processo di abbandono del DRM dai libri digitali non richieda i tempi biblici che sono stati necessari ai colleghi dell’industria musicale.