«Cari azionisti Yahoo, siamo dei significativi azionisti con un investimento approssimativo pari al 4.98% del capitale azionario dell’azienda. Crediamo che SIA VENUTO IL TEMPO DI UNA SIGNIFICATIVA TRANSAZIONE CON MICROSOFT». Il maiuscolo è usato da Carl Icahn per rendere ancor più chiaro il proprio discorso: non è più tempo di trattare, è venuto il momento di mettere le carte in tavola.
Carl Icahn fa capire come il suo progetto sia oltremodo chiaro: non intende “smantellare” l’azienda (come ha lasciato intendere senza mezzi termini Roy Bostock in una precedente intervista), ma ha anzi ben in mente cosa occorre fare per restituire agli azionisti il valore perduto. Per questo motivo, entro i prossimi giorni, Icahn muoverà una duplice pedina: da una parte proporrà un proprio elenco di responsabili da candidare contro l’attuale Board of Director guidato da Jerry Yang; inoltre porterà al cospetto degli azionisti una proposta concreta proveniente da Microsoft, la quale dopo l’ultima offerta non ha fatto mistero del fatto che con l’attuale board non vorrà più avere a che fare: se non avverrà la sostituzione, insomma, i giochi son da considerarsi chiusi.
Secondo quanto spiegato da Carl Icahn nella sua lettera aperta, Steve Ballmer teme che un accordo con Yahoo possa diventare oltremodo rischioso se nell tempo utile ad ottenere le necessarie approvazioni il gruppo sarà guidato dall’attuale management. Ballmer, insomma, lascia intendere che la cacciata di Yang è un requisito fondamentale al proseguimento delle trattative, e la lista che Icahn sta preparando è dunque l’ultimo pezzo del puzzle preparato prima del voto.
«È cosa nota che le performance di Google (che ha assunto un ottimo operatore come CEO) continuino drammaticamente a superare quelle di Yahoo. E’ IL MOMENTO DI CAMBIARE!». “Stay tuned” ricorda Icahn, e prepara così il terreno a quella che sarà l’offerta che verrà presentata direttamente al cospetto degli azionisti. Ai quali, peraltro, giungono anche le indicazioni tecniche necessarie al voto: firmare la scheda “oro” per la lista di Icahn, firmare la scheda “bianca” per la lista di Yang (quella attualmente in carica). Istruzioni sono precisate anche per chi ha già votato ed alla luce delle ultime novità intende cambiare la propria espressione di voto.
«Grazie per la vostra pazienza, cooperazione e supporto»: si incrocino le armi, il conto alla rovescia è iniziato.