Dall’ICANN arriva annuncio dell’imminente arrivo di due nuovi tipi di dominio. «Entro il prossimo anno», annuncia l’importante gruppo avente in gestione il mondo dei Top-Level Domain, gli utenti potranno infatti scegliere di optare anche per i .travel ed i .post.
I .travel, sponsorizzati dalla Travel Partnership Corporation, sono dedicati al mondo del turismo: hotel, bed & breakfast, ristoranti, agenzie di viaggio e tutto ciò che concerne il settore. Il dominio anela inoltre ad incoraggiare le agenzie del settore a portare online il proprio mercato, il che rappresenta un fattore importante nel processo di migrazione sulla piattaforma digitale dei vari mercati.
I .post, la cui proposta giunge dalla svizzera Universal Postal Union (UPU), avrebbero invece caratteristiche decisamente peculiari in quanto andrebbero ad identificare un punto virtuale di contatto tra la posta tradizionale e la posta elettronica. La registrazione di tali domini dovrebbe sottostare a particolari regole formali e gli indirizzi avrebbero caratteristiche tali da identificare varie funzionalità secondo vari schemi predefiniti (nazioni come fra.post o it.post, oppure punti di riferimento filatelici quali ad esempio philately-can.post per la filatelia canadese).
Il processo che porta all’approvazione dei nuovi domini è figlio di un parto lungo e macchinoso: innanzitutto c’è stata l’esplicita richiesta ICANN, richiesta a cui hanno fatto eco svariate proposte il cui costo iniziale (utile esclusivamente a rendere vagliabile il progetto) è stato fissano in 45.000 dollari. Le proposte sono poi state vagliate ed ora i .travel ed i .post sono tenuti in particolare considerazione grazie al dettaglio del progetto fornito dai due gruppi proponenti.
All’esame dell’ICANN vi sono ad oggi ulteriori sette proposte pendenti tra le quali i .jobs ed i .xxx, ma in seguito allo scarso successo ottenuto da precedenti domini (.biz e .info, ad esempio, se confrontati con i tradizionali .com e .org) è prevedibile una maggiore attenzione da parte dell’organismo di valutazione nel dare il via a nuovi progetti.
Tim Berners-Lee, direttore del W3C, ha già più volte stigmatizzato in tempi non sospetti l’idea di aumentare la gamma dei Top-Level Domain: la causa di tale diffidenza si radica nello scarso apporto di nuove opportunità, al grave costo di una crescente difficoltà nella tutela del proprio marchio da parte dei grandi gruppi.