Si torna a parlare di Project Titan, il piano per la produzione di un’auto elettrica targata mela morsicata. Di una possibile iCar si parla ormai da tempo, tanto che il primo esemplare potrebbe vedere la luce già nel 2019, ma nessuna conferma giunge da Cupertino. Qualche tempo fa le testate statunitensi hanno sospettato di alcuni movimenti in quel di Sunnyvale, in California, dove si ipotizza Apple abbia affittato un edificio per lo sviluppo della vettura. Oggi emerge come le strutture potrebbero essere più di una, rinominate con definizioni provenienti dalla mitologia: “Pegasus”, “Aria”, “Rhea” e “Corvinus”.
Le prime indiscrezioni sono giunte lo scorso anno, grazie a una pubblicazione di AppleInsider: secondo la testata, un edificio sarebbe stato affittato alla società SixtyEight Research, un nome che servirebbe però a coprire la mela morsicata. Oggi la stessa testata lancia l’ipotesi dell’esistenza di altre strutture, sempre connesse alla progettazione della prima automobile elettrica del gruppo di Cupertino.
Sebbene di conferme al momento non ve ne siano, AppleInsider spiega come “Rhea” potrebbe essere la sede dell’ormai nota SixtyEight Research. Dagli stati uniti emerge come la società nel novembre del 2014 abbia importato negli Stati Uniti una Fiat 600 Multipla del 1957, mentre lo scorso anno l’azienda è stata iscritta tra i presenti alla EuroCarbody 2015 Global Car Body Benchmarking Conference di novembre. Gli altri edifici di Sunnyvale, invece, non sembrano ancora aver svelato la loro natura, anche perché pare che nella stessa città Apple gestisca alcune delle funzioni di App Store, quindi non è detto siano strettamente correlati alla futura iCar.
La mitologia greca, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, coinvolgerebbe però altre città della California, sempre legate al gruppo di Cupertino. A San Jose, ad esempio, vi sarebbe un edificio chiamato “Zeus”, un grande laboratorio i cui scopi non sono al momento noti, dove potrebbero lavorare una quindicina di dipendenti. Nella stessa città vi sarebbe anche “Athena”, una vecchia fabbrica di microchip di Maxim Semiconductor, forse utile ad Apple per la creazione in-house di processori per i propri iDevice. “Medusa”, infine, sarebbe una sorta di grande laboratorio di test, dove Apple starebbe progettando strumenti basati sull’eye-tracking, la realtà virtuale e le feature cognite. Come già ripetuto più volte, però, non giungono conferme dirette dal gruppo californiano, di conseguenza queste indiscrezioni andrebbero prese con le pinze.