I problemi per iCloud iniziano ancor prima che il prodotto venga annunciato. In Germania, infatti, Apple è già stata additata alle autorità antitrust da parte del servizio di streaming musicale Simfy.
L’autorità antitrust locale (la Bundeskartellamt) dovrà valutare le accuse alla luce di quel che Steve Jobs presenterà tra poche ore. Il timore dell’accusa, infatti, è che Apple intenda creare l’ennesimo orticello blindato all’interno del quale soltanto i servizi di Cupertino possono coltivare e raccogliere. Simfy, gruppo attivo nella distribuzione in streaming di file musicali su web, desktop e mobile, predica invece apertura e vede probabilmente in iCloud un elemento in grado di distruggere il mercato di coloro i quali già operano nel medesimo ambito.
«Crediamo ci sia una connessione tra lo sviluppo di iCloud ed i blocchi delle loro applicazioni. Mentre noi offriamo un triplo servizio di streaming, sembra che Apple sia preoccupata dalla competizione». Simfy, partner Apple nel momento in cui distribuisce applicazioni per iPhone, vede il dolo soprattutto nel fatto che il gruppo di Cupertino abbia lasciato per lungo tempo l’applicazione per iPad in attesa di approvazione. Da Apple nessuna risposta nemmeno di fronte ai solleciti, dopodiché l’annuncio: è in arrivo un servizio della casamadre che, secondo una logica che per Simfy non può essere una semplice combinazione casuale di eventi, si posiziona in diretta concorrenza con il servizio di streaming dell’azienda tedesca.
Secondo l’accusa è questo un comportamento inaccettabile poiché offre ad Apple il pieno controllo del mercato su cui va ad operare, agendo deliberatamente sulla concorrenza agendo sulle regole del marketplace e sull’approvazione delle applicazioni. Apple al momento non commenta e del resto non potrebbe essere viceversa: sia pur se preannunciato, iCloud non è ancora stato dettagliato all’utenza. Ma fin da domani l’offerta Apple e l’offerta Simfy saranno confrontabili e la Bundeskartellamt a quel punto potrà esprimere il proprio parere.