Si palesano nuovi aggiornamenti sul caso di iCloud in Cina, dove sarebbero stati imposti dei filtri a livello centrale per dirottare il traffico della nuvola Apple su siti civetta, forse di natura governativa. Apple ha rilasciato un breve comunicato di risposta, seppur indiretta, consigliando agli utenti di utilizzare il servizio tramite Safari di iOS 8 e OS X Yosemite.
Il caso cinese non è stato ancora pienamente chiarito: da qualche giorno, gli utenti locali che digitano nel browser l’indirizzo di iCloud.com, vengono dirottati dal grande firewall nazionale su un sito in tutto e per tutto identico, ma ovviamente non gestito da Apple. Il timore, allora, è che si tratti di un tentativo di phishing su larga scala per avere accesso indebito a nomi utente e password. Apple è intervenuta direttamente sulla vicenda, spiegando le garanzie di sicurezza della sua nuvola in una nota apparsa sulla versione statunitense del sito ufficiale:
Apple è molto impegnata nel proteggere la privacy e la sicurezza dei propri clienti. Siamo consapevoli di intermittenti attacchi di rete organizzati, che sfruttano certificati insicuri per ottenere le informazioni dell’utente, prendiamo questa questione molto seriamente. Questi attacchi non compromettono i server iCloud e non influenzano gli accessi a iCloud sui device iOS e sui Mac con OS X Yosemite, utilizzando il browser Safari. Il sito di iCloud è protetto da un certificato digitale. Se gli utenti dovessero ricevere un avviso di certificato invalido visitando www.icloud.com, dovrebbero prestare attenzione e non procedere. Gli utenti non dovrebbero mai inserire il loro Apple ID o la password in una sito con certificato invalido. Per verificare di essere connessi al sito iCloud autentico, gli utenti possono verificare i contenuti del certificato digitale in Safari, Chrome e Firefox.
A questa risposta, segue una breve guida su come verificare tali informazioni su iCloud nei tre browser menzionati, così come ampiamente spiegato sulla pagina dedicata, riportata nelle fonti. Nel frattempo, pare che Tim Cook abbia incontrato il vicepremier cinese Ma Kai, per parlare di questa e altre questioni vitali per il business di Cupertino in Asia.