ICT & Scuola: un legame in via di sviluppo

ICT & Scuola: un legame in via di sviluppo

Scuole italiane e ICT, oggi, sono sinonimo di miglioramento ma, allo stesso tempo, di problematiche che andrebbero seriamente affrontate, se è vero che nell’ICT si identifica il futuro.

Una panoramica sull’attuale rapporto ICT – Istruzione è stato fatto da Euripes, la quale ha reso pubblici dei dati che evidenziano, dal punto di vista numerico, dei miglioramenti rispetto agli anni passati.

Infatti, rispetto alle precedenti analisi, il rapporto Computer/Alunni è visibilmente migliorato; se nel 2001, ad un PC corrispondevano 14,2 studenti, oggi ad un computer, gli alunni corrispondenti sono 10.

Altri dati di questa interessante analisi condotta da Euripes, indicano anche un aumento in merito alla possibilità, all’interno degli istituti scolastici, di poter usufruire della Rete; l’86% delle scuole italiane, infatti, ad oggi, è in grado di offrire il servizio di Internet.

Dati confortanti e positivi, non c’è alcun dubbio. Ma come in ogni cosa, c’è anche l’altro lato della medaglia.

Qual è allora il problema che sorge fra ICT e scuole italiane? Sicuramente da escludere sono gli studenti, i quali sono sicuramente abituati all’uso quotidiano, o perlomeno abituale, delle tecnologia.

Non sono imputabili nemmeno i docenti, dato che almeno il 90% di essi conosce e si avvale, sia a scuola che personalmente, delle tecnologie ICT. In ogni caso, anche se la categoria degli insegnanti risulta preparata, il problema pare sia comunque legato al modo di trasmettere le nozioni agli alunni.

La ragione di tutto ciò è imputabile, da un lato, alla mancanza di un sistema di incentivi a favore di quei docenti che promuovono innovazione, e dall’altro al fatto che, ad oggi, la diffusione dei computer e di Internet introduce cambiamenti nei modi di apprendere e di operare delle nuove generazioni.

Bisogna, quindi, fare un passo avanti e sapersi adattare al mondo di oggi. Un mondo che, ormai, viaggia intorno all’ICT.

Purtroppo c’è ancora una mentalità chiusa per quanto riguarda il mondo dell’informatica; vengono ancora seguiti rigidi schemi in cui non vengono offerte opportunità di diffusione alle nuove tecnologie e alla loro filosofia (come per esempio quella di Linux).

Allora, come si può pretendere di insegnare nozioni di un così vasto campo, se le scuole non sono in grado di poter offrire una panoramica generale di quello che accade, tutti i giorni, sotto i nostri occhi?

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