Il primo giorno dell’Intel Developer Forum di San Francisco è dedicato anzitutto ai nuovi Intel Core di seconda generazione, meglio conosciuti come “Sandy Bridge“. Intel, in particolare, ha annunciato che la nuova produzione inizierà a breve e porterà i primi dispositivi sul mercato (notebook e PC) a partire dai primi mesi del 2011.
«Il modo in cui utenti e aziende utilizzano i computer è in continua e rapida evoluzione, alimentando la necessità di un’esperienza ancora più potente e visivamente accattivante. A livello di prestazioni e funzionalità, la nuova famiglia di processori Intel Core di 2a generazione rappresenta il progresso più significativo rispetto a qualsiasi generazione precedente. Oltre a offrire queste caratteristiche nei notebook basati su tecnologia Intel, intendiamo estendere queste funzionalità evolute anche alla linea di prodotti per server, data center e dispositivi embedded»: così Dadi Perlmutter, Executive Vice President e General Manager dell’Intel Architecture Group, ha introdotto la nuova generazione Intel sottolineando in modo particolare il modo in cui CPU e GPU andranno a coesistere e collaborare attivando importanti sinergie:
La famiglia di processori comprenderà una nuova architettura definita “ad anello” che permetterà al motore di grafica integrato nel processore di condividere risorse quali la cache, ovvero la riserva di memoria, con i core del processore per aumentare le prestazioni grafiche e di elaborazione dei dispositivi preservandone l’efficienza energetica.
Continua inoltre Intel nella propria presentazione: «I chip del 2011 saranno inoltre dotati della tecnologia Intel Advanced Vector Extensions (AVX), che offre prestazioni più elevate, funzionalità sofisticate e la possibilità di gestire, ridisporre e ordinare in modo più efficace i dati. Un nuovo set di istruzioni a 256 bit accelera le applicazioni a uso intensivo di istruzioni in virgola mobile, ad esempio editing di foto e creazione di contenuti».
Prestazioni migliorate, consumi ottimizzati: è questa la strada maestra che Intel intende percorrere, è questa la direzione che il CEO Paul Otellini intende intraprendere. L’IDF 2010 è un punto di partenza e Intel tira le fila del discorso: una nuova rivoluzione nei formati di sviluppo sta permeando il settore, dunque il gruppo intende adattarsi alle nuove esigenze espresse dal mercato e guidare la creazione di nuovi prodotti riuscendo così a rispondere per primo, e meglio, a quel che il mercato stesso esprime.