iDisk si sveglia dal letargo, ma è ancora anchilosato

iDisk si sveglia dal letargo, ma è ancora anchilosato

Dopo un lungo periodo di letargo, iDisk sembra essersi svegliato parzialmente dal torpore. Dal giorno della sua nascita, il sistema di storage online di Apple ha sempre sofferto di una incommensurabile lentezza che rendeva difficoltoso l’upload anche di pochi Kb, con tempi di attesa talmente alti da rendere completamente inutile il servizio offerto da Cupertino. Il recente passaggio da .Mac al nuovo MobileMe aveva destato numerose speranze tra gli utenti di iDisk, desiderosi di utilizzare appieno le potenzialità del sistema di storage come promesso da Apple.

Come documentato più volte nel corso degli ultimi mesi, il passaggio alla nuova piattaforma “cloud” di Apple è stato molto meno indolore del previsto, con numerosi disservizi per gli utenti e i vecchi abbonati al sistema .Mac, che per giorni interi non solo non hanno potuto utilizzare iDisk, ma anche leggere la posta, accedere alla rubrica dei contatti o caricare nuove immagini nella galleria fotografica di MobileMe. Dopo settimane di intenso lavoro, i tecnici di Cupertino sono riusciti a recuperare la sonora debacle, rendendo il nuovo sistema cloud sufficientemente performante, stabile e reattivo, fatta eccezione per iDisk.

L’opzione per lo storage online ha continuato per buona parte dell’estate a funzionare con ritmi elefantiaci, rendendo quasi sempre eterno l’upload dei file, tanto da rendere quasi una presa in giro l’avvertenza di sistema di MobileMe di non caricare più di un file da 1 Gb per volta. Un disservizio non indifferente e che rischiava di allontanare molti potenziali utenti dal sistema cloud di Apple. Intenzionata a non perdere ulteriore credibilità a causa del suo nuovo servizio MobileMe, la società di Cupertino sembra essersi impegnata notevolmente per accelerare i tempi di reazione del suo iDisk. Almeno a giudicare dai risultati.

Una prova empirica condotta con dieci upload identici ha restituito un dato medio di 24,3 secondi per il caricamento di un file da 7,2 Mb su iDisk attraverso il browser. Più lento l’upload diretto da PC con un tempo di attesa di 36,3 secondi per completare l’intera operazione. Un tempo più che ragionevole per una connessione in fibra ottica Fastweb per utenza domestica e tale da confermare un effettivo miglioramento del servizio fornito da Apple (un simile upload alcuni mesi fa poteva richiedere anche più di 8 minuti per essere completato).

Buona anche la velocità con file maggiormente corposi. Dopo cinque upload identici di un file video da 175 Mb è stato possibile calcolare un tempo medio di caricamento pari a 4 minuti e 53 secondi attraverso la funzione per il browser. Nove i minuti per l’upload diretto da PC, ma la scarsa compatibilità della funzione per attivare iDisk come risorsa di rete su Windows Vista ha rallentato molto il processo, portando anche a un crash del sistema operativo.

Morale: iDisk ha iniziato a correre, ma ha ancora bisogno di molta fisioterapia…

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