I ragazzi degli anni ’90 sono cresciuti con il Tamagotchi in tasca, le scarpe da ginnastica gonfiabili nei piedi ed il marsupio sui fianchi. Questi ragazzi ancora non hanno espresso il proprio ruolo sociale, ma già hanno un nome: sono la Generazione Y. Sono i ragazzi che si affacciano oggi al mondo adulto, quelli che hanno il futuro davanti. E sono quelli che hanno incontrato il Web navigando con Internet Explorer.
A questi ragazzi Microsoft si è rivolta per una nuova campagna promozionale dedicata al proprio browser: ai “Ragazzi degli anni ’90” è dedicata una carrellata di icone indimenticabili: ci sono i floppy disk; ci sono i cracker-puzzle; ci sono i primi modem 56k, quelli con cui «la vita andava più piano»; ci sono gli ultimi Walkman e c’è quel gioco da tavola in cui, guidando un ippopotamo con le dita, si debbono mangiare le palline sul tavolo prima che le prenda un avversario. Ma la carrellata si chiude in quell’unica icona che è destinata a perdurare ed a segnare una linea di continuità tra il passato fatto di giochi ed il futuro vissuto online: Internet Explorer 10.
L’hashtag #childofthe90s accompagna il filmato, candidandosi a raccogliere i ricordi della “Generazione Y” attorno agli elementi che ne hanno contraddistinti i primi passi. Se in passato l’informatica era uno strumento che poco alla volta si affacciava nelle vite di ognuno, in futuro la situazione sarà molto differente: tablet e smartphone non solo lo porteranno non nella quotidianità, ma diventerà viatico fondamentale nella proiezione tra la vita offline e la vita online. Internet Explorer 10 nasce con questa finalità ed il filmato ne esplicita l’importanza: un’icona degli anni ’90, artefice prima del concetto di browsing a livello mondiale, si ripropone con lo stesso ruolo e la stessa ambizione rivoluzionaria.
I ragazzi degli anni ’90, del resto, stanno diventando grandi ed Internet Explorer vuole accompagnare le loro gesta anche in questa nuova fase. Perché i Tamagotchi passano, mentre Internet Explorer resta. E rilancia.