Craig Barth, chief technology officer alla Devil Mountain Software, un produttore di Pc specializzato nel testare le performance dei diversi software, ha analizzato attentamente il comportamento di Internet Explorer 8 (Beta 2) sotto Windows XP (SP3) e Vista x86 (SP1), confrontandolo in particolare con la versione precedente del browser di casa Microsoft e con il recente Firefox 3.01. I risultati non sono però dei più confortanti per i sostenitori del browser Microsoft: dal test effettuato, IE8 ha mostrato un utilizzo della RAM più che doppio rispetto a Firefox e superiore del 52% rispetto a IE7. Il numero di thread aperti da IE8 è risultato inoltre nettamente superiore rispetto agli altri browser.
Nel corso del test, effettuato su di un Dell OptiPlex 745 (Core 2 Duo @ 2.66GHz e 2Gb di RAM) dotato di Vista/XP, IE8 ha richiesto 380Mb di memoria per visualizzare 10 siti campione (ognuno presente all’interno di una differente tabella), mentre la versione precedente del browser si è accontentata di 250MB; Firefox ha portato a termine il suo compito occupando solamente 159Mb di RAM. Ma è il numero di thread aperti dalle varie applicazioni a colpire maggiormente l’attenzione: Firefox non ha mai aperto nel corso del test più di 29 processi, mentre IE7 ne ha richiesti 65. Internet Explorer 8 si è nettamente differenziato dai concorrenti presentando alla fine del test qualcosa come 171 processi attivi.
Situazione alquanto diversa invece per quanto concerne l’utilizzo della CPU durante le operazioni: Firefox ha utilizzato mediamente il 33% del processore sotto XP (48% sotto Vista), mentre IE8 non ha superato il 22% (33% sotto vista); IE7 si è dimostrato il meno esigente con un utilizzo del 13% (24% sotto Vista). Secondo Barth, considerando la maggiore velocità di Firefox nell’aprire le pagine Web rispetto a IE 7/8, i cicli di CPU in più utilizzati possono essere spiegati da un motore di rendering più efficiente, il quale impiega meno thread in cambio di una performance lineare più veloce.
In conclusione, IE8 rappresenterebbe un notevole incremento nelle richieste, mentre Firefox offrirebbe una performance migliore e una maggiore aderenza agli standard, il tutto richiedendo minori risorse hardware; sempre che a Redmond non stiano lavorando nella direzione di ottimizzare il loro prodotto per le CPU multi core, sicure protagoniste del prossimo futuro informatico, elemento che potrebbe giustificare la presenza di un così enorme numero di processi aperti dal browser Microsoft.