In quanto a Socially Engineered Malware (“malware di ingegneria sociale”), stando ai dati forniti da un nuovo report NSSLabs, Internet Explorer 9 risulta essere il browser in assoluto più sicuro. Non solo: i numeri indicano una superiorità sostanziale rispetto all’intera concorrenza, i cui filtri di sicurezza si limitano ad una fonte univoca facente riferimento alla matrice Google.
I numeri dicono che 92 url pericolosi su 100 vengono bloccati da IE9 rispetto al 90% della versione precedente. Apple Safari 5 ha identificato 13 minacce su 100, livello raggiunto anche da Mozilla Firefox 4 e Google Chrome 10. La situazione peggiore è quella relativa ad Opera 11: il browser europeo ha identificato durante i test il 5% delle minacce live, in forte aumento rispetto alle rilevazioni del passato ma ancora in forte ritardo rispetto alle offerte rivali. Ulteriore penalizzazione accreditabile ad Opera è relativa ai tempi di rimozione del malware, estremamente superiori rispetto alla concorrenza (quest’ultimo parametro, inoltre, premia ancora una volta le soluzioni poste in essere da Microsoft su IE9).
Trattasi peraltro di numeri da tenere pesantemente in considerazione in quanto relativi ad una minaccia ormai estremamente diffusa:
Secondo l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’UE, nel 2010 quasi un terzo degli utenti di Internet dell’Unione europea è stato vittima di infezioni malware, sebbene la maggior parte di essi disponesse di un software per la protezione installato. Dei 27 paesi dell’UE coinvolti nella ricerca (per un totale di oltre 200.000 utenti), i più colpiti dalle infezioni malware sono risultati Bulgaria (58%), Slovacchia (47%), Ungheria (46%), Italia (45%) ed Estonia (43%).
Il malware scaricato è peraltro molto più diffuso rispetto a quello subito tramite exploit, dunque l’uso di un browser sicuro è qualcosa che può contenere in modo radicale l’esposizione ai pericoli coadiuvando l’utente nelle scelte relative alle url da aprire e quelle da evitare.
Secondo quanto spiegato da NSS Labs, IE9 si è distinto fin da subito nella protezione “live” dei navigatori, ma un balzo ulteriore è stato ottenuto dall’introduzione di tecnologie quali SmartScreen la reputazione delle applicazioni, elementi ulteriori di valutazione di sicura utilità e che oggi riescono a far la differenza rispetto al Safe Browsing gestito da Google ed adottato da Firefox, Safari e Chrome.