Internet Explorer 9 sarà più veloce di qualunque altro browser e lo farà grazie a nuove tecnologie in grado di distribuire meglio il carico dell’accelerazione lato hardware: mancano pochi giorni al rilascio ufficiale del nuovo Internet Explorer e già Microsoft sta soffiando sul fuoco della guerra con i browser concorrenti.
La guerra riparte da una nozione tecnica e da una sorta di partnership silente con Intel: Internet Explorer intende infatti delegare parte del lavoro relativo all’accelerazione grafica all’hardware, ma tutto ciò con modalità differenti rispetto alla concorrenza. Secondo quanto spiegato nell’apposito post sul IEblog, infatti, si intende togliere parte del carico di lavoro alla CPU per spostarla alla GPU. Così facendo sarebbe possibile sfruttare appieno le potenzialità hardware del sistema in uso, trasferendo al browser risultati migliori con tempistica e carichi di lavoro ottimizzati. Intel, in parallelo, sembra gradire la scelta Microsoft considerandola probabilmente un utile traino anche per i propri nuovi Sandy Bridge.
Il team di Internet Explorer spiega che ogni parte di una pagina Web potrà avvalersi della “piena accelerazione hardware” con importanti risultati soprattutto sul lato HTML5, il tutto in 3 step:
- Content Rendering: testi, immagini e background possono avvalersi dei carichi di lavoro sulla GPU grazie ai sistemi Windows Direct2D e Windows DirectWrite;
- Page Composition: utilizzo di Direct3D per sfruttare la GPU in quel che meglio sa fare: comporre immagini ad alta velocità;
- Desktop Composition: utilizzando soltanto DirectX per portare la composizione dello schermo al Desktop Window Manager (DWM), IE9 promette maggior stabilità grazie alla minor memoria utilizzata sulla GPU.
Microsoft, insomma, promette per IE9 una “piena accelerazione grafica” contro l’accelerazione “parziale” dei browser concorrenti:
Tenete a mente che non tutte le accelerazioni hardware sono uguali. Oggi, IE9 è il primo e l’unico browser a disporre di una piena accelerazione grafica su tutti i contenuti in HTML5
Non mancano però le ovvie controdeduzioni: Asa Dozler difende infatti Firefox spiegando l’origine della polemica e negando gli assunti di base del teorema Microsoft (con un post dal titolo “Sbagliato, sbagliato, sbagliato”). Con conclusioni, chiaramente, opposte:
Siamo i più veloci e siamo stati i primi
I due teoremi sono online ed ognuno può approfondire la vicenda secondo le proprie conoscenze tecniche e le proprie preferenze. Le note positive di un clima del genere sono tutte per l’utenza: in un sano ambiente concorrenziale la rapidità e la qualità dell’innovazione consentono rapidi passi avanti in un settore rimasto per troppi anni legati alla monolitica presenza onnivora di IE6.