IFPI, in grande crescita la musica digitale legale

Mentre i music store passano da 50 a 230 unità in un solo anno, la mole complessiva del mercato raggiunge 330 milioni di dollari e 1 milione sono i brani a disposizione per gli utenti: secondo l'IFPI cala il P2P e cresce il mercato della musica digitale
IFPI, in grande crescita la musica digitale legale
Mentre i music store passano da 50 a 230 unità in un solo anno, la mole complessiva del mercato raggiunge 330 milioni di dollari e 1 milione sono i brani a disposizione per gli utenti: secondo l'IFPI cala il P2P e cresce il mercato della musica digitale

Secondo il IFPI Digital Music Report 2005 la via alla diffusione di massa dell’uso dei download legali, quale canale privilegiato d’aquisto per i prodotti musicali, è ormai aperta. L’International Federation of the Phonographic Industry ha infatti reso noto come, solo nel 2004, oltre 200 milioni di brani sono stati acquistati in tutto il mondo.

Secondo gli analisti Jupiter (dati diffusi dal report IFPI), il mercato 2004 della musica digitale si è attestato sui 330 milioni di dollari e le attese per il 2005 prevedono il raddoppio di tale cifra. Con l’aumento della domanda, aumenta inoltre anche l’offerta: sono ormai 230 i music store registrati, cifra più che quadruplicata rispetto ai soli 50 di 12 mesi or sono. 1 milione i brani globalmente a disposizione.

Il report IFPI insiste infine sulla crescente supremazia del download legale rispetto all’illegalità dei canali P2P: il report vede il P2P in calo (nonostante l’aumento quantitativo e qualitativo della connettività nel mondo) e dimostra con cifre e sondaggi come molti utenti finora fermi sul file-sharing intendano presto passare ai canali legali di acquisto. Rimanendo in tema, l’IFPI evidenzia infine come tali risultati siano stati raggiunti soprattutto grazie alle 7000 iniziative legali che, tra Stati Uniti ed Europa, hanno messo sotto pressione il mondo del P2P.

Il portavoce e CEO della IFPI, tale John Kennedy, esprime soddisfazione per i risultati raggiunti e per le importanti prospettive che il mercato del digitale offre all’industria musicale. Egli sottolinea come tali successi siano stati raggiunti rendendo «più facile comprare la musica piuttosto che rubarla».

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