Conferme e innovazioni. È con questi due termini che si potrebbe riassumere il 2013 di Google. Dodici mesi trascorsi tra annunci, evoluzioni di progetti già esistenti e avvicendamenti al vertice. Ormai impegnato su molteplici fronti, il gruppo di Mountain View ha affermato la propria leadership nel campo dei motori di ricerca, intensificando l’impegno nell’ambito mobile e affacciandosi su segmenti di mercato che gli permettono di gettare lo sguardo verso il futuro.
Google Glass
Partire da Google Glass è quasi d’obbligo, per capire da quanto accaduto nel 2013 ciò che sarà il 2014 di bigG. Gli occhiali per la realtà aumentata, svelati in via ufficiale lo scorso anno, hanno iniziato a mostrare le proprie potenzialità solo in quello che si sta per concludere, in vista di una commercializzazione che potrebbe prendere il via nei prossimi mesi. Un dispositivo per certi versi rivoluzionario, che rappresenta una prova di forza da parte degli ingegneri di Mountain View, al quale quasi certamente seguiranno smartwatch e altri prodotti indossabili.
Android
Nel corso del 2013 la piattaforma Android ha saputo confermarsi come l’unico vero rivale di iOS in ambito mobile. Il numero delle attivazioni ha continuato nel suo percorso di crescita e gli aggiornamenti rilasciati sono stati molti, fino ad arrivare al più recente 4.4 KitKat. Google ha dimostrato la propria capacità di imparare dagli errori commessi in passato, perfezionando un sistema operativo in grado di adattarsi non solo a smartphone o tablet, ma anche a console videoludiche, tecnologie di infotainment e molto altro ancora. Il cambio al vertice tra Andy Rubin e Sundar Pichai ha saputo garantire continuità al progetto.
Chrome, Chromebook e Chrome OS
Definire Chrome un semplice browser è quantomeno riduttivo. L’intenzione di Google è chiara: trasformare il software per la navigazione in una vera e propria piattaforma, con applicazioni, supporto alla modalità offline, componenti extra ecc. Il successo ottenuto di recente dai Chromebook equipaggiati con Chrome OS e il numero di utenti che sceglie l’alternativa di bigG per l’accesso al Web sembra dar ragione alla strategia messa in campo dal gruppo di Mountain View.
Google Maps
Uno degli annunci più importanti del Google I/O 2013 ha interessato Google Maps. La nuova versione della piattaforma è caratterizzata da un layout inedito, che focalizza l’attenzione sulla mappa lasciando in secondo piano gli elementi di contorno. L’integrazione delle informazioni social provenienti da Google+, delle recensioni e dei percorsi personalizzati rendono il servizio uno dei più importanti e versatili dell’intero portfolio di bigG.
Chromecast
A vederlo sembra una semplice pendrive USB, ma è molto di più: Chromecast rappresenta il tentativo di bigG di conquistare il salotto, costruito sulla consapevolezza di aver fallito in passato con Google TV. Piccolo, economico e versatile, il dispositivo può essere connesso al televisore per condividere film, video, musica, immagini, pagine Web e molto altro ancora. La sua diffusione su larga scala e l’arrivo delle applicazioni di terze parti potrebbero decretarne il successo nel corso del 2014.
Google+
Il social network Google+ riveste un ruolo sempre più importante nell’ecosistema di servizi gestiti dal colosso californiano. Un vero e proprio centro nevralgico sul quale poggiano molte altre piattaforme, ad esempio per il sistema di commenti integrato in YouTube o Play Store, oppure per la personalizzazione dei risultati mostrati nelle SERP dal motore di ricerca. Le continue migliorie agli strumenti per l’editing video e delle immagini dimostrano quanto il gruppo stia puntando in questa direzione, per colmare almeno in parte il gap che ancora separa G+ da Facebook.
Robot
L’impegno di Google in progetti innovativi non è cosa nuova. L’acquisizione di Boston Dynamics e di altre realtà operanti nell’ambito della robotica dimostra come il gruppo stia puntando sullo sviluppo di tecnologie per il futuro. Che si tratti di droni per la consegna dei pacchi oppure di automi da impiegare in ambito industriale, al momento non è dato a sapere. L’unica certezza è che a Larry Page e Sergey Brin i robot interessano davvero e qualcosa sta già bollendo in pentola.
Google Keep
Una delle più recenti evoluzioni di Google Drive si chiama Google Keep: un comodo blocco note integrato nella piattaforma, che consente di gestire in modo semplice e gratuito i propri appunti. Ovviamente è garantito il pieno supporto all’interazione da smartphone e tablet.
Google Reader
La chiusura di Google Reader ha suscitato malumori e polemiche, oltre alla migrazione di milioni di utenti verso altri servizi. L’azienda non è comunque tornata sui propri passi, dimostrando di non credere più nei feed RSS per la distribuzione delle notizie online.
YouTube
Qualche ritocco all’interfaccia e l’introduzione di funzionalità inedite (come il supporto al formato 4K) non hanno rivoluzionato YouTube nel corso di questo 2013, ma la piattaforma ha di nuovo giocato un ruolo di fondamentale importanza per l’azienda. Negli ultimi mesi si è parlato anche della possibilità di assistere presto al lancio di un servizio a pagamento per lo streaming dei video musicali: se ne riparlerà di certo all’inizio del prossimo anno.
Google Now
Da semplice rivale di Siri, l’assistente virtuale di Android è cresciuto fino a definire una propria identità ben precisa. Sempre più versatile e completo, Google Now si configura oggi come uno dei cardini intorno ai quali bigG intende costruire il proprio futuro in ambito mobile. Fornire informazioni ancor prima che queste vengano richieste è una priorità per l’azienda e la tecnologia in questione rappresenta un’eccellente dimostrazione pratica di come ciò sia possibile.
Google Play
Rinominare Android Market in Google Play è stata una mossa decisamente azzeccata: il vecchio appellativo oggi andrebbe molto stretto ad una piattaforma che, oltre ad ospitare applicazioni per smartphone e tablet, offre giochi, film, episodi delle serie TV, musica, libri e magazine. Un vero e proprio negozio virtuale, attraverso il quale è anche possibile acquistare direttamente i dispositivi della linea Nexus.
Automobili
Concludiamo ricordando l’impegno di Google nell’ambito automobilistico. Oltre al navigatore gratuito integrato in Google Maps che fino ad oggi ha permesso a chi guida di raggiungere la propria destinazione, nell’immediato futuro ci saranno sistemi di infotainment e, ancora più in là nel tempo, la Self-Driving Car, una vettura in grado di guidare senza l’intervento dell’uomo. La perfetta dimostrazione di come l’incontro fra menti eccellenti e budget sufficiente possa trasformare in realtà anche quello che fino a poco tempo prima era una prerogativa dei film di fantascienza.