E’ notizia di poche ore fa il fatto che sui computer HP in distribuzione dal 2009 nel nord America il motore di ricerca di default sarà Live Search. L’accordo segue identiche mosse operate in passato da Google e Yahoo per accaparrarsi utenza. Ma c’è un dato che merita una nota di rilievo: il 40% degli utenti usa il motore di ricerca proposto di default, senza cambiarlo. Insomma, accetta le impostazioni di fabbrica senza pensarci su. Passivamente.
Una cifra del genere costringerebbe a 1000 riflessioni. Chi vuole può sottolineare il fatto che Microsoft su questa passività ha costruito un impero. Chi vuole può rilevare il fatto che la “massa” è meno intelligente di quanto si potrebbe auspicare. Chi vuole può rilevare il fatto che gli strumenti più avanzati debbono comunque saper abbracciare anche le “fasce basse” se vogliono macinare numeri di rilievo.
Ognuno tragga le conseguenze che meglio crede, ma il numero proposto è davvero importante: il 40% degli utenti usa quel che gli viene dato in mano. Pensa, insomma, che tale diritto sia un merito, e che dunque tali strumenti siano i migliori. L’utente “medio” non sa che dietro ci sono accordi milionari, ignora questi meccanismi. E si fida.