Secondo una ricerca commissionata da Qualcomm e condotta da Accenture sulle potenzialità del 5G e sulla sua “capacità” di quest’ultima di potere influenzare la connettività e le economie dei Paesi, la rete di quinta generazione avrà un impatto importante nella ripresa mondiale successiva alla pandemia da Covid-19. “Le funzionalità abilitate dal 5G guideranno una varietà di casi d’uso, aprendo la strada all’ottenimento di vantaggi intersettoriali, con innovazioni che daranno risultati significativi sia alle aziende che alle persone”, hanno spiegato i ricercatori di Accenture.
Il 5G e l’economia italiana
Secondo gli studi, il 5G aprirebbe quindi le porte potenzialmente a diverse possibili applicazioni nei prossimi anni, e non solo nel campo dei servizi di Rete o dell’Intelligenza Artificiale. Si pensa infatti che la Rete avrà un certo impatto in ogni settore, dall’agricoltura al commercio, dall’energia, ai trasporti, fino alla salute, alla sicurezza e all’industria manifatturiera.
Quest’ultima, in particolare, dovrebbe avere i maggiori benefici dall’impatto della nuova tecnologia, non a caso secondo l’indice IHS Markit PMI, a febbraio 2021 il settore è salito in Italia dai 55,1 punti di gennaio, a 56,9, grazie anche al contributo di quelle aziende votate al 5G. In generale, comunque, nel nostro Paese il consolidamento dello standard di Rete porterà 209,8 miliardi di euro di vendite aggiuntive tra il 2021 e il 2025, nei settori dei servizi professionali, manifatturiero e retail. Aree produttive dove sarà necessario un supporto adeguato di infrastrutture gestito e monitorato da personale qualificato.
Conseguentemente, anche l’indotto dovrebbe far registrare un incremento degli introiti e dell’occupazione, visto che a seconda del settore di produzione potrebbero essere necessarie ulteriori figure professionali coinvolte attivamente nella creazione e fornitura di servizi per gli utilizzatori finali, siano essi privati o aziende. Altre aree, infine, che sperimenteranno una crescita importante, sia in Italia che in Europa, saranno il mercato immobiliare, l’assistenza sanitaria, la mobilità e ovviamente le tecnologie di comunicazione.