La software house russa Kaspersky, specializzata nello sviluppo di soluzioni dedicate alla sicurezza informatica, ha rilasciato nei giorni scorsi il rapporto Security Bulletin 2012, che prende in considerazione la diffusione di codice maligno su computer e dispositivi mobile. Per quanto riguarda quest’ultima categoria, le statistiche riguardanti smartphone e tablet equipaggiati con Android lasciano ben poco spazio a interpretazioni errate: il 99% dei malware scoperti nel corso del 2012 è stato messo a punto per prendere di mira il sistema operativo di Google.
In particolare, è stata la seconda metà dell’anno appena concluso a far registrare un vero e proprio boom nella diffusione di minacce su Android. Nel 2011 la media di malware scovati ogni 30 giorni sulla piattaforma di bigG è stata di 800, mentre nei dodici mesi successivi il numero è salito considerevolmente, raggiungendo quota 6.300. Secondo l’analisi condotta dal team di Kaspersky, il codice dannoso che interessa l’ecosistema può essere diviso in tre grandi categorie ben precise.
- Trojan SMS: si tratta delle applicazioni che inviano messaggi testuali verso numeri ad alta tariffazione, con ovvie conseguenze sui costi addebitati all’utente;
- backdoor: tutti quei software che consentono ai malintenzionati di effettuare l’accesso al dispositivo infetto, senza richiedere alcuna autorizzazione, per installare altri malware o sottrarre dati personali;
- spyware: app che hanno come obiettivo quello di impossessarsi dei contenuti salvati all’interno dello smartphone o del tablet, mettendo le mani su password, rubrica contatti, fotografie, messaggi e altro ancora.
Negli Stati Uniti uno dei malware più diffusi in ambito Android prende il nome di FakeRun, sviluppato per bombardare letteralmente l’utenza con messaggi pubblicitari, portando così ingenti guadagni nelle tasche dei suoi autori. In Europa, invece, ha trovato terreno fertile Trojan.AndroidOS.Plangton.a, che connette i dispositivi a un server esponendoli al rischio truffa, mentre in Russia ha fatto terreno bruciato Trojan-SMS.AndroidOS.Opfake.bo, che iscrive il malcapitato di turno a servizi premium senza chiedere il suo consenso.
Nella prima metà del 2012 il 51% dei malware ha riguardato l’ecosistema Android. Nella classifica delle minacce bloccate da Kaspersky Mobile Security o Kaspersky Tablet Security sono i trojan SMS quelli più presenti, con le app in grado di mostrare inserzioni pubblicitarie non desiderate al secondo posto. Al terzo si sono piazzati i pericolosissimi trojan che sottraggono informazioni riguardanti i conti bancari, come nel caso di Carberp-in-the-Mobile.