Dopo aver vinto la “guerra” tra formati contro il rivale HD-DVD, il Blu-Ray è diventato lo standard per i contenuti ad alta definizione, ma il supporto fisico è sempre il disco ottico.
La tecnologia di fabbricazione e il tipo di laser sono ovviamente diversi da quelli impiegati nei “vecchi” DVD, ma sembra che il limite sia comunque già arrivato, a causa della difficoltà di disporre di un laser con una minore lunghezza d’onda.
Taka Miyama, product strategy manager di Sony per il mercato home video in Europa, ha dichiarato in una recente intervista:
Blu-Ray è il formato ultimo per quanto riguarda i dischi ottici. Non possiamo disporre di un laser dalla minor lunghezza d’onda e se in futuro dovessimo avere ancora un nuovo formato su supporto fisico, sarà totalmente diverso. Non ho idea di quale tipo di tecnologia si potrà disporre, ma l’uso di laser e dischi ottici è giunto al suo limite naturale.
Per riuscire a inserire più informazioni e dunque aumentare la capacità del supporto ottico è infatti necessario ridurre la dimensione dei pit e dei land, ma sarebbe necessario un laser con una lunghezza d’onda inferiore agli attuali 405 nanometri.
In ogni caso, la vita del Blu-Ray è ancora lunga. Pioneer e TDK hanno in progetto di realizzare nuovi supporti più capienti, in grado di memorizzare un film alla risoluzione SHD 4K (3840×2160) con una capacità di 400 GB.
Resta solo da vedere quale sarà il grado di diffusione di questo standard nel mercato home video. Molti esperti del settore pensano che, in un futuro molto prossimo, sarà sufficiente Internet per il download o lo streming video ad alta definizione, oltre a un disco rigido molto capiente (magari a stato solido) da installare in un HTPC collegato alla TV.