Il BOSS di Yahoo diventa a pagamento

Yahoo ha da poco annunciato una nuova strategia per BOSS, il suo motore per le ricerche personalizzate sui siti web. Il servizio sarà ora a pagamento per chi supera le 10mila query giornaliere e comprenderà nuove funzioni semantiche
Il BOSS di Yahoo diventa a pagamento
Yahoo ha da poco annunciato una nuova strategia per BOSS, il suo motore per le ricerche personalizzate sui siti web. Il servizio sarà ora a pagamento per chi supera le 10mila query giornaliere e comprenderà nuove funzioni semantiche

Tempo di aggiornamenti per BOSS, il motore di ricerca personalizzato da inserire nei siti web sviluppato e gestito da Yahoo. Dopo una prima fase di sperimentazione gratuita, la società di Sunnyvale ha ora deciso di rendere il servizio parzialmente a pagamento, aggiungendo anche nuove funzionalità per i produttori di contenuti online.

Fino a ora, infatti, le API del motore di ricerca personalizzabile erano state distribuite da Yahoo in forma gratuita con l’intento di diffondere rapidamente il nuovo servizio attraverso il Web. A distanza di alcuni mesi dal loro rilascio, ora Sunnyvale ha deciso di implementare un modello a pagamento, ma solamente per i siti web che superano l’invio di 10mila query al giorno verso i suoi server. Un limite molto alto, che non dovrebbe impensierire più di tanto i gestori dei siti web che già utilizzano Boss.

Le tariffe stabilite da Yahoo per chi genera un numero alto di query saranno applicate a seconda di numerose variabili, che comprendono la tipologia di richieste inviate, il numero di risultati indicati dagli sviluppatori del sito web e la quantità di istanze inviate al di sopra del limite di 10mila query imposto dal servizio. Stando alle prime informazioni, il calcolo sarà basato su unità da dieci centesimi di dollaro ciascuna e sarà progressivo in base a tipologia e quantità di richieste.

Salvo cambiamenti nella strategia messa a punto da Yahoo, la versione a pagamento di BOSS sarà avviata nel corso del secondo trimestre dell’anno in corso. La nuova strategia potrebbe consentire a Sunnyvale di monetizzare uno dei suoi servizi maggiormente graditi dagli sviluppatori, ma generare cifre consistenti non sarà comunque semplice.

yahoo boss

Le query generate nel mese di dicembre con BOSS sono state circa 10 milioni, un numero notevole, ma spalmato comunque sulla totalità dei siti web che lo utilizzano. Benché Yahoo non abbia mai fornito dati precisi sulla quantità di produttori di contenuti che sfruttano il suo motore di ricerca personalizzabile, un migliaio di sviluppatori porterebbe a una media di 10mila query per sito web, una cifra ancora entro il limite per usufruire gratuitamente del servizio.

Monetizzare il sistema sarà un’impresa ardua e complessa senza un solido bacino di utilizzatori del servizio e un alto numero di query per sito web. Probabilmente proprio per questo motivo, Yahoo ha deciso, al momento, di lasciare un limite molto alto di query giornaliere per incentivare l’utilizzo del suo BOSS. Raggiunta una massa critica, Sunnyvale potrebbe poi ridurre l’attuale limite di richieste inviate al giorno, cercando così di rendere maggiormente redditizio il suo servizio.

La possibilità per gli editori di inserire qualsiasi modulo pubblicitario all’interno delle pagine dei risultati offerti da BOSS potrebbe costituire un buon incentivo per mantenere le API, anche se a pagamento. Infine, per rendere ancora più invitante il suo motore per le ricerche personalizzate all’interno di un sito web, Yahoo ha da poco introdotto in BOSS il supporto per SearchMonkey, aprendo così nuove opportunità legate al Web semantico.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti