Il bunga bunga ha un suo motore di ricerca: Bungle Bungle

Nasce il motore di ricerca del bunga bunga. L'ha creato uno sviluppatore italiano di 24 anni
Il bunga bunga ha un suo motore di ricerca: Bungle Bungle
Nasce il motore di ricerca del bunga bunga. L'ha creato uno sviluppatore italiano di 24 anni

I colori e il logo richiamano a una veloce occhiata il celebre motore di ricerca di Big G, ma si capisce subito che c’è qualcosa di diverso: al posto dei soliti bottoni campeggiano “cerca con Bungle” e “mi sento intercettato”. È Bungle Bungle, il motore di ricerca del “bunga bunga“.

Ci mancava anche questa per dare alla vicenda del cosiddetto “Rubygate” una connotazione Web. D’altronde, il principio che ha portato il realizzatore di questo sito, Marcello Barile, 24 anni, sviluppatore di applicazioni, è facile da capire: c’è moltissimo materiale e moltissimo interesse attorno a questa vicenda. Dunque può essere utile un aggregatore.

Sulla scorta di quanto fatto proprio con Google per il Cablegate, Bungle.it è di fatto un aggregatore delle risorse online su questo caso politico-giudiziario: intercettazioni, video, articoli, tutto quello che attiene all’inchiesta che vede imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile.

Il sito è online da 5 giorni e ha già totalizzato 11mila utenti, ci sono voluti soltanto tre giorni per realizzarlo e a detta dell’autore non ha scopo di lucro, nasce per facilitare l’accesso alle informazioni e, siccome il server che l’ospita è fuori dai confini nazionali, magari per accogliere eventuale materiale scottante (non si sa mai):

“Non c’è alcuna fonte di guadagno e mai ci sarà, l’intero progetto è spinto esclusivamente da fini e ragioni sociali e non ho alcuna intenzione di specularci, la gente non si merita anche questo, abbiamo già subito abbastanza.”

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