Il ceco napoletano, i baffi di Pistorio, la paura della fine di Venezia, la soddisfazione delle aziende presenti
Qualche sensazione dalla prima giornata dello Smau milanese. Una giornata inaugurale si sarebbe detto un tempo in tono minore, oggi si direbbe realisticamente all’altezza del mercato.
Siamo stati “assaliti” da una dinamica delegazioni di cechi (intesi come abitanti della repubblica ceca) che volevano presentare molte loro produzioni tecnologiche interessanti. Sono molto professionali anche se un po’ naif. Fanno molta invidia al pensiero della loro economia in crescita decisa, mentre la nostra è in stagnazione piatta.
Pasquale Pistorio con i suoi baffetti e con la sua ricca intelligenza accoppiata alla sua tradizionale bonomia è stato il vero protagonista con il sottosegretario Vimercati della conferenza inaugurale. I giornalisti e gli addetti ai lavori pendevano dalle sue labbra di presidente Telecom Italia e magna pars del futuro evolutivo di Confindustria.
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Vimercati ha parlato esplicitamente del rischio dell’economia italiana di fare la fine nel medioevo di Venezia, padrona del mondo, ma poi andata velocemente nelle retrovie. E’ il grande esplicito rischio del sistema italia.
Le aziende presenti si dichiarano decisamente soddisfatte. Se sono venute in Smau sapevano che il target era la popolazione del b2b e non le tribù degli zainetti. E qui contatti e affari si fanno. E chi può sorride soddisfatto