Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che introduce norme per evitare voti di scambio in vista delle elezioni di aprile e che vieta di entrate al seggio portando il cellulare.
Il vuoto normativo probabilmente è colmato, ma è indubbio il fatto che voto di scambio e tecnologia possano trovare sinergie prepotenti che nessuna legge potrà mai fermare.
Per fermare il voto di scambio, solo proprio la tecnologia può fare qualcosa. Si potrebbe ad esempio votare su tabelloni elettronici invece che sulla carta. Si potrebbero usare pannelli fatti di pulsanti invece di schede e matite.
Questa legge non risolverà nulla. Ma prepariamoci a sentire ai tiggì di quell’anziana signora che sarà fermata per aver risposto al telefono mentre è nella cabina elettorale a dare il suo voto.