MacOSX, ieri, ha compiuto sei anni!
In questo lungo periodo è stato rilasciato in 4 versioni (che presto saranno 5) ed è cambiato tantissimo dalla sua prima versione.
Apple ne ha rivisitato profondamente la sua modernissima interfaccia, ampliandone a dismisura le funzioni e le compatibilità.
Oltre a una costante crescita delle applicazioni incluse nel sistema operativo e nella suite preinstallata iLife, MacOSX è cresciuto alle sue fondamenta con l’aiuto della comunità opensource e con l’implementazione di nuove tecnologie da parte di Apple.
A ogni release ha visto nascere tante novità che andavano a migliorare la vita degli utenti finali.
Tra queste vorrei citarne alcune:
- Quartz, il suo potente motore grafico che è diventato sempre più performante;
- Finder, che è stato riscritto quasi completamente e a ogni aggiornamento è stato potenziato e modificato;
- Bonjour, che ha consentito ai Mac di autoconfigurarsi se messi in rete;
- Ink, che permette l’utilizzo della tavoletta grafica come input in ogni applicazione;
- Exposè, per passare da una finestra all’altra in un lampo;
- FileVault, che cripta e decripta “on the fly” il contenuto dell’hard disk;
- Anteprima, che è in grado di aprire tantissimi tipi di file immagine e i PDF;
- Dashboard, per utilizzare i nostri widget preferiti;
- Spotlight, per ricercare velocemente e in profondità nel nostro hard disk.
Con Tiger, Apple ha definitivamente superato il vecchio MacOS nella velocità, nelle funzioni e nell’usabilità… il tutto senza perdere la stabilità e la vicinanza al mondo opensource che da sempre contraddistingue MacOSX.
Con l’arrivo di Leopard, Apple rivoluzionerà nuovamente il concetto di computer, introducendo nuovi applicativi e nuove funzioni che il resto del mondo dell’informatica si affretterà a usare come fonte d’ispirazione.
E’ sempre stato così e probabilmente sarà così ancora per molto.
Già oggi Tiger ha più funzioni e più stabilità pur costando un terzo della versione più economica di Windows Vista.
Con Leopard, Apple, lascerà nuovamente indietro i suoi avversari.
MacOSX è il vero asso nella manica di Apple e per questo ha senso ricordarne il compleanno.