Alessia Manfredi per Repubblica.it anticipa i comunicati ufficiali di Authority e Altroconsumo e pubblica una curiosa notizia relativa ad uno dei fenomeni della tecnocaciara degli ultimi mesi: il Nazbatag sarebbe oggetti di indagini da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in quanto, in seguito ad una segnalazione proveniente proprio da Altroconsumo, si sarebbero riscontrati gli estremi per una possibile sanzione a causa di informazioni ingannevoli passati contestualmente alla pubblicità del più noto dei moderni bianconigli.
«Un coniglietto wifi intelligente, connesso a internet, che con le sue innumerevoli abilità promette di diventare il più fido assistente domestico dell’uomo, tenendolo al corrente delle ultime notizie, ricordandogli incombenze, informandolo pure sul meteo. Troppo bello per essere vero? Sembra proprio di sì»: Repubblica sostiene che il noto coniglio abbia ingannato molti utenti con le proprie promesse, creando così una lunga schiera di “scontenti” che hanno presto riposto il coniglio nel dimenticatoio in preda alla delusione.
La segnalazione di Altroconsumo, ora, avrebbe raggiunto le scrivanie dell’authority ove un documento sarebbe pronto per dare il via ad un procedimento contro il Nabaztag firmato Olivier Marvel. Le accuse sono precise e circostanziate: «la propagandata capacità di riconoscere i comandi vocali anche in italiano, oltre che in francese e in inglese. Capacità che non è “riscontrata nella realtà”. O la funzione che permette al coniglio di “fiutare” gli oggetti, che non può essere utilizzata perché è quasi impossibile trovare in commercio i chip da posizionare sui vari oggetti per renderli riconoscibili. E poi la capacità del coniglio di fornire informazioni sul tempo e sull’inquinamento. Incompleta perché le previsioni meteo si riferiscono solo ad alcune città italiane (mancano ad esempio Genova e Bari), e le informazioni sull’inquinamento riguardano esclusivamente città estere, per lo più americane. Come dire, non proprio essenziale per chi vive a Roma o Milano».
Secondo quanto riportato da Repubblica.it il Nabaztag (venduto ad oggi in circa 180.000 esemplari) non mantiene dunque le promesse portate avanti «col rischio di delusioni cocenti, nervosismi, abbandoni seriali o il confino in un cassetto buio di casa»: l’authority avrà ora incarico di far chiarezza in merito a tutela dell’utenza, parte della quale è però attiva e fiera in rete nel difendere il coniglio e tutto quel che il più moderno dei tamagotchi rappresenta per la sua community.