Il convegno GT che quest’anno si è svolto a Riccione, ha visto diversi professionisti del settore discutere di SEO, di Web analytics, di penalizzazioni e di coywriting.
Gli interventi, molto diversi l’uno dall’altro, hanno spaziato da case history concrete a considerazioni più di massima sulle tendenze SEO del 2009.
In questa direzione è andato Nereo Sciutto, brillante presidente di webranking, che ha da una parte evidenziato le difficoltà di questa professione, in un periodo di oggettiva crisi, dall’altra sottolineato i fattori per emergere. Perché
Quando in un mercato le barriere all’ingresso calano, si alzano le barriere al successo.
Marco Vernocchi (IAB Forum 2008)
Molto interessante la discussione sull’evoluzione della professione SEO: come si debba lavorare sul sito, sui contenuti, ma anche sull’aspetto, sull’usabilità e sulla capacità di essere valutato positivamente. Insomma, come notato da Enrico Altavilla nel dibattito successivo allo speech, il SEO deve aprirsi al marketing.
Un altro intervento che ha posto attenzione sul ruolo del SEO, con un approccio molto diverso, ma piuttosto divertente, è stato quello di Michael Gawel. Partendo da una distinzione fra modelli di business che mirano al posizionamento fine a sé stesso e chi invece cerca di costruire valore, ha posto attenzione su come una strategia SEO, del secondo tipo, debba integrare la forza commerciale e il brand e non possa non tener conto dell’offline.