C’era probabilmente un solo modo per far diventare maggiormente simpatico a tutti il filmato “I’m PD” che ha iniziato a diffondersi in rete nei giorni scorsi. Ed è accaduto. Il filmato, catalogabile come “trash” per il dubbio gusto che ha portato al cambio del testo di Y.M.C.A. per promuovere la campagna elettorale di uno dei candidati premier, è infatti sotto la minaccia di una diffida per violazione di copyright.
Sulla qualità del filmato il discorso si ferma allo scambio di battute tra l’autore del video e l’autore di “Wittgenstein”. Sulla carica ironica del filmato ognuno ha potuto farsi un’idea durante i giorni passati (e può tutt’ora). Ma da oggi in poi il discorso si sposta inevitabilmente nella diffida che gli autori del sito hanno ricevuto per aver usato la musica di Y.M.C.A. nel filmato girato. Il motivo è tutto nell’annuncio pubblicato sul sito 02PD, il circolo del Partito Democratico che ha ideato e posto in essere l’iniziativa: «Il video “I’m PD – Si può fare con Walter” realizzato dal circolo 02PD a Milano piace democratico, con un budget di 65 euro, tanta passione e autoironia, da questo momento non è più on line, come richiestoci dalla concessionaria per l’Italia della proprietà della composizione dal titolo “Y.M.C.A.” di Bellolo – Morali Willis».
Continua ancora il comunicato: «Ringraziamo tutti i volontari che hanno partecipato alla realizzazione del video e le decine di migliaia di persone che lo hanno visto in questi due giorni, facendo raggiungere al nostro filmato la testa della classifica di You Tube Italia e le prime posizioni mondiali. […] Il nostro video “non si può fare”, ma un’Italia moderna sì, utilizzando queste ultime settimane per convincere più persone possibili a sostenere il Partito Democratico».
Inutile sottolineare il fatto che il filmato, invece che rallentare, accelera: bloccata la fonte primaria sono destinati a moltiplicarsi i rivoli paralleli, portando così avanti la violazione del copyright anche a filmato originario lucchettato. Già a poche ore dall’annuncio, infatti, il video è già presente anche su YouTube in una moltitudine di versioni duplicate. Solo pochi giorni prima Alessandro Russo, l’autore della versione maccheronica del brano dei Village People, piegava la propria ispirazione con la forte passione politica che ne animava le iniziative.
Probabilmente dietro la diffida v’è l’atto dovuto di coloro i quali tutelano i diritti del noto brano Y.M.C.A. Curioso, però, è notare il fatto che proprio i Village People siano ancora una volta al centro di una iniziativa altisonante in difesa del copyright: solo lo scorso febbraio il gruppo aveva infatti puntato il dito contro ThePirateBay, il noto sito per lo scambio di file tramite file Torrent.