Nel 2015, la startup Lily specializzata in droni aveva stupito proponendo un drone che si caratterizzava per il fatto che poteva decollare semplicemente lanciandolo in aria con una mano. Si trattava di un progetto ambizioso che, però, aveva avuto un ottimo successo tanto da aver raccolto oltre 34 milioni di dollari in prenotazioni. Chi ha seguito l’evoluzione di questo progetto, però, si ricorderà che la startup, poi, non è stata in grado di finanziare la produzione del drone ed ha dovuto rimborsare chi aveva già versato i soldi per l’acquisto del prodotto.
Ma il drone Lily è, adesso, rinato dalle sue ceneri. La società Mota Group ha acquistato il marchio e la lista dei clienti della vecchia startup e dal mese di gennaio sta vendendo un’evoluzione del drone Lily al prezzo di 499 dollari. Il nuovo drone, dal punto di vista estetico, sembra esattamente la copia di quello vecchio. Le vere differenze sono tecniche. Il nuovo Lily, infatti, registra video a 4K e non dispone di alcune delle caratteristiche più eclatanti del vecchio progetto. Per esempio, non può essere fatto decollare dalla mano e non è resistente all’acqua. Anche l’autonomia è inferiore a quella promessa nel modello originale.
Il drone Lily, inizialmente, era stato pensato per accompagnare il proprietario nelle sue attività sportive all’aria aperta seguendolo automaticamente senza bisgono di utilizzare un controller, ma la nuova società pensa, invece, che i consumatori prediligano prezzi bassi ed una buona autonomia di volo piuttosto che funzioni speciali come la possibilità di resistere all’acqua.
Il risultato è che il nuovo Lily offre quello che propongono altri droni da tempo senza spiccare per qualche funzione particolare. Il nuovo drone è disponibile anche in una versione più costosa con in abbinamento alcuni accessori extra.