Se siete gioiellieri che dichiarano meno dei bidelli ma sulla vostra pagina Facebook vi mettete in bella mostra in vacanza ai Caraibi, forse tutti gli sforzi del vostro commercialista saranno vani. Il fisco italiano sta per sbarcare sul social network per stanare gli evasori.
La novità annunciata qualche tempo fa dalla Guardia di finanza sta per diventare realtà: al redditometro e allo spesometro le fiamme gialle aggiungeranno anche Facebook per controllare i contribuenti.
L’attrattiva di Big F è facilmente intuibile: il numero gigantesco di persone che lo frequentano, l’abitudine degli utenti di parlare di sé e mostrare le proprie abitudini di consumo, ma anche la possibilità di relazionarsi con i cittadini, creando uno sportello virtuale.
Con sottile ironia, il Sole24Ore prevede già fughe in massa dai setting aperti:
“Questo farà aumentare la corsa a innalzare i livelli di privacy nella gestione dei profili personali degli utenti dei social network, perché è da escludere – almeno al momento – che il fisco possa entrare e visualizzare dati tenuti nascosti dagli utenti.”
L’osservazione è pertinente, infatti l’Agenzia delle Entrate ha subito specificato che non ci sarà nessun Grande Fratello sui nostri social network. Marco Di Capua, vicario del direttore dell’Agenzia, ha spiegato il loro intento:
“C’è attenzione al reddito consumato e ogni strumento che possa condurre ad avere informazioni viene usato, si chiami Facebook o sia un registro o l’iscrizione a un circolo esclusivo.”