I membri dell’Open Geospatial Consortium (OGC) hanno annunciato l’approvazione come vero e proprio standard della tecnologia KML creata da Google per memorizzare i dati geografici. Il nuovo formato, battezzato OpenGIS KML Encoding Standard (OGC KML), sarà mantenuto dallo stesso OGC e offrirà la possibilità agli sviluppatori di tutto il mondo di utilizzare un formato comune e ben testato per gestire le mappe online.
«Siamo contenti di vedere l’adozione di KML come uno standard OGC», ha dichiarato Ron Lake, chairman e chief executive officer diGaldos Systems Inc, «noi speriamo che si tratti di un passo in avanti per l’OGC e per l’intera comunità legata alle informazioni geografiche poiché offre uno standard già assodato per la visualizzazione di informazioni geografiche». La standardizzazione permetterà infatti a chiunque di pubblicare e condividere informazioni legate alle terra utilizzando un formato comune e aperto, alla stregua di quanto è accaduto con il linguaggio HTML che ha accomunato la visione delle pagine Internet all’interno dei diversi browser.
KML è un linguaggio di programmazione basato sull’XML reso noto originariamente con Google Earth affinché agli utenti fossero in grado di sovrapporre i loro contenuti al di sopra di una mappa o di una immagine. Il linguaggio si è poi evoluto con milioni di file KML disponibili online oltre ad essere già stato adottato da membri illustri dell’OGC quali Microsoft e Yahoo per potenziare rispettivamente i servizi Live Search e Yahoo Maps.