Il formato PDF, celeberrimo standard de facto di casa Adobe, sta per diventare uno standard vero e proprio in quanto giunto al termine del processo di standardizzazione dell?ISO.
Il Portable Document Format 1.7 (PDF) dovrebbe presto diventare standard ISO 32000, avendo raggiunto il 93% dei voti favorevoli a fronte di una soglia minima del 66,6%: un plebiscito.
A gennaio, prima che lo standard diventi effettivo, dovranno essere risolti i 205 aspetti tecnici che sono stati sollevati durante la votazione. Se saranno soddisfatti, cosa molto probabile, il PDF diverrà prima DIS (Draft International Standard) e poi FDIS (Final Draft International Standard). Infine i paesi votanti dovranno nuovamente riunirsi e decidere se approvare definitivamente lo standard, dopo aver verificato che la bozza finale abbia corretto tutte le osservazioni mosse.
In questo modo il formato PDF non sarà più di proprietà Adobe (cosa peraltro già effettiva da tempo) e chiunque potrà sviluppare proprie soluzioni dedicate a questo formato. Da un lato ciò aumenterà la concorrenza ai danni di Adobe, dall?altro affermerà ancora di più questo formato consolidando la posizione di Adobe stessa che, con Acrobat, è al momento leader indiscussa del mercato della produzione di PDF.
A questa mossa forse Adobe è pervenuta dopo le pressioni provenienti da Microsoft, che con Windows Vista e Office 2007 ha introdotto un nuovo formato che vorrebbe, almeno nelle intenzioni, fare concorrenza al PDF di Adobe: si tratta del formato XPS.
Personalmente ritengo che XPS avrà vita breve, ad eccezione forse di qualche applicazione specifica, e che PDF resterà lo standard di mercato per molto tempo ancora. Adobe ha saputo gestire con intelligenza questo suo formato, aprendolo anche ad altri e consentendo la produzione di PDF a costo zero grazie a programmi di terze parti.