Il fumo causa gravi danni alla salute e al programma di assistenza per i clienti Apple. Stando alle segnalazioni di alcuni fumatori abituali, la società di Cupertino avrebbe negato il supporto tecnico per la riparazione di alcuni Mac impregnati di nicotina e altre sostanze a causa del fumo delle sigarette. Secondo la mela morsicata, la riparazione di tali dispositivi potrebbe mettere in pericolo la salute dei propri impiegati.
Il caso è stato sollevato dal sito di informazione online The Consumerist, che nel corso degli ultimi mesi ha ricevuto almeno due segnalazioni su altrettanti casi distinti legati al fumo e ai Mac. Agli utenti, Apple avrebbe negato il proprio programma di garanzia Applecare dopo aver riscontrato le tracce di fumo sui dispositivi da riparare. Un rifiuto insolito, che ha indotto i possessori dei sistemi della mela a scrivere direttamente all’ufficio di Steve Jobs, senza ricevere risposte sufficientemente esaustive per risolvere il caso.
«Poiché il computer è stato utilizzato in un ambiente nel quale si poteva fumare, il negozio Apple mi ha fatto sapere che ciò ha violato la garanzia e la possibilità di lavorare sul dispositivo a causa dei “rischi per la salute dovuti al fumo passivo”» scriveva uno degli utenti coinvolti, Derek, all’ufficio di Steve Jobs. La medesima sorte è toccata anche a Ruth: «Dena [un’impiegata dell’ufficio di Job, ndr] mi ha fatto sapere che la nicotina è presente nella lista delle sostanze pericolose della Occupational Safety and Health Administration e che Apple non avrebbe richiesto a un proprio impiegato di riparare qualsiasi cosa potenzialmente pericolosa per la salute».
Dopo alcuni accertamenti ulteriori per verificare l’effettiva impossibilità di riparare l’iMac, Ruth ha ricevuto una risposta poco incoraggiante dall’impiegata dell’ufficio di Jobs: «Mi ha detto che il computer non può essere riparato a causa del catrame derivante dal fumo di sigaretta! Mi ha detto che il disco rigido è ormai prossimo alla rottura, che il drive ottico non funziona più e che non è coperto dalla garanzia. Questo computer ha meno di due anni! Una sola persona nella mia casa fuma, uno studente di 21 anni».
Stando alle informazioni finora fornite dal Consumerist, ad alcuni mesi di distanza dalle prime richieste di informazioni sui due casi, Apple non avrebbe ancora fornito alcuna risposta in merito ai danni causati dal fumo ai propri dispositivi. La politica adottata dai due centri di assistenza appare per lo meno controversa: il contratto del programma Applecare non contempla, infatti, particolari limitazioni dovute al fumo o all’utilizzo dei dispositivi della mela in luoghi in cui sia consentito fumare.