Il futuro di BitTorrent passa per Gnutella?

Il futuro di BitTorrent passa per Gnutella?

In tutta Europa e in buona parte del mondo i siti che permettono il download di file torrent sono sotto accusa. Laddove, come in Spagna o in Olanda, essi non violavano alcuna legge, nuove regolamentazioni più restrittive sono state approvate o, comunque, sono già in discussione.

TorrentFreak suggerisce, però, di restare tranquilli: con tutta probabilità, l’effetto di queste leggi sarà superato. Il futuro di BitTorrent, semplicemente, si giocherà attraverso strumenti di ricerca alternativi.

Diversi sono i progetti in questo senso e tutti mirano ad un sistema più decentralizzato possibile, seguendo il teorema per cui, se non c’è un centro individuabile, sarà difficile colpire il file sharing attraverso la legge.

Di questi sistemi, il più grossolano, ma forse il più efficace, è quello di cercare file torrent tramite altri sistemi P2P. È quello che Frostwire ha iniziato a proporre con l’ultima release, introducendo in sordina, la possibilità di effettuare proprio la ricerca di file torrent in modo semplice e geniale.

Frostwire, che ricordiamo essere una fork di Limewire, normalmente si basa sulla rete Gnutella, anche se da tempo permette il download di torrent. Con le nuove modifiche, che non sono altro che dei piccoli accorgimenti tecnici, sarà quindi possibile condividere i torrent tramite Gnutella. Successivamente, ciò che viene scaricato sarà disponibile anche tramite la stessa rete, creando così una perfetta coordinazione fra due delle reti P2P più usate. Una volta che sarà sviluppato anche il supporto ai trackerless torrent, avremo a disposizione un BitTorrent totalmente decentralizzato.

Tutto ciò, però, non risolve i problemi. Se ancora i sistemi decentralizzati non si sono affermati è perché non è facile garantire in essi un buon livello di filtraggio di spam e file contenenti malware. Proprio nella progettazione di questi filtri si concentra l’attenzione di progetti paralleli come Tribler.

Ad ogni modo, l’impressione è che le potenzialità dei sistemi P2P sembrano essere tali da potere superare, più o meno facilmente, questa nuova ondata di protezionismo legale.

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