Google ha acquisito i diritti per un nuovo algoritmo di ricerca scoperto a livello universitario e già coperto da brevetto. Ori Allon, autore dell’algoritmo, sarebbe già sotto contratto con Google ed al lavoro presso Mountain View. La pagina personale del ragazzo (26 anni) sul sito della University of New South Wales risulta non più essere accessibile ed una copia cache della stessa non offre maggiori dettagli, lasciando così l’algoritmo sotto una coltre nebulosa dalla quale emerge appena qualche indicazione di massima.
L’algoritmo è stato ribattezzato Orion, nome derivante presumibilmente più dalla combinazione di nome e cognome dello scopritore che non dall’omonima costellazione. Secondo quanto emerso nei mesi passati, quando per la prima volta si iniziò a parlare delle mirabolanti potenzialità dell’algoritmo, grazie a questo nuovo sistema è possibile raggiungere una risposta ottimale in fase di ricerca ottenendo un nuovo tipo di risposta basata su concetti contestuali e tali da pilotare l’utente con più rapidità e precisione verso quanto ricercato.
Se il potenziale di Orion sarà confermato in fase di implementazione, il tutto si tradurrebbe presto in una nuova importante macchina da soldi in quanto la capacità di restituire risultati ottimizzati apre la strada a sponsorizzazioni di maggior efficacia e dona al motore importanti punti di vantaggio rispetto alla concorrenza. Yahoo e Microsoft, infatti, non hanno a suo tempo perso tempo nell’avvicinare Ori Allon e la sua univerisità, risultando però poi sconfitti nel testa a a testa con Google per il controllo dei Orion. Il motore di Mountain View, che da sempre fotografa inderogabilmente la ricerca come punto centrale della propria attività, ottiene così un nuovo strumento per consolidare la propria leadership del settore.