Gartner, una tra le più importanti società di consulenza in ambito IT al mondo, ha presentato qualche tempo fa alcune riflessioni in merito agli sviluppi strategici che, secondo i suoi analisti, coinvolgeranno il settore tecnologico nel corso del 2008 e più in generale nei prossimi anni.
Credo che possa essere interessante riportarle seppure in versione ampiamente sintetizzata per capire le tendenze in atto e quali potrebbero essere i fattori suscettibili di avere un significativo impatto sui modelli di business esistenti e, indirettamente, anche sugli utenti finali.
IT “verde”: il primo punto che è stato posto in evidenza dalla relazione di Gartner è la crescente importanza che vanno acquisendo le tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e quindi, di conseguenza, alla responsabilità sociale d’impresa.
Le ragioni di tale importanza sono molte. In generale si può constatare un’accresciuta sensibilità per i pericoli legati all’inquinamento e allo sfruttamento delle risorse energetiche. Il petrolio che periodicamente arriva a prezzi mai visti è la riprova di quanto la tematica sia delicata.
I governi, in misura diversa da paese a paese, stanno da un lato progressivamente introducendo vincoli normativi nell’ottica di promuovere una politica volta al risparmio energetico. I consumatori dall’altro sembrano sempre più propensi a premiare le aziende che prestano maggiore attenzione alle tematiche in oggetto.
Il settore IT che è responsabile del 2% delle emissioni di carbonio su scala mondiale non può ovviamente trascurare questi aspetti e ci si aspetta che molte imprese inseriscano tra le proprie priorità azioni finalizzate ad ottimizzare l’efficienza dei consumi o comunque intese a promuovere in genere la propria responsabilità sociale.
Comunicazioni unificate: la tendenza di fondo evidenziata nella relazione è quella della convergenza delle comunicazioni sul sistema IP. I sistemi analogici cederanno il passo a quelli digitali e vi sarà maggiore integrazione tra telefonia, dati, sensori e tecnologie video.
Cearley, l’analista di Gartner che ha presentato la relazione, sottolinea:
“In un mondo in cui tutte l’informazione è digitale e viene veicolata sull’IP, le opportunità ed i vantaggi legati alla possibilità di utilizzare infrastrutture unificate diventano ovvie.
La struttura organizzativa andrà riformulata al fine di avvantaggiarsi da tale unione in quanto allo stato attuale delle cose le responsabilità ed il budget sono spesso frammentati tra gruppi come assistenza tecnica, comunicazioni voce, comunicazioni dati, storage ecc”.
Modellamento dei processi di business: in questo caso non parliamo di una tecnologia ma di un modo di usare la tecnologia al fine di consentire alle compagnie di gestire, modellare e disegnare il processo sottostante il proprio business.
Con la locuzione Service-Oriented Architecture (SOA), in estrema sintesi, viene indicata nel settore IT un’architettura software costituita da servizi che comunicano gli uni con gli altri. Tale comunicazione può essere costituita da un semplice scambio di dati oppure da due o più servizi che interagendo ne determinano un terzo.
Con Business Process Management (BPM) s’intendono, invece, tutte quelle attività intese a definire, monitorare e integrare i processi aziendali al fine di creare un sistema complessivo orientato a rendere efficace ed efficiente il business dell’azienda.
Ebbene, secondo la società Americana, nel prossimo futuro, si assisterà ad una convergenza tra le SOA e il BPM. Cearley al riguardo afferma:
“Un’architettura orientata al servizio e la gestione del processo di business hanno i medesimi obiettivi. Sono entrambe volte a portare agilità, flessibilità e adattabilità all’interno dell’organizzazione. Un architettura orientata al servizio è ciò che rende la gestione del modello di business più semplice”.