L’ultima riunione del G8, ospitata dalla Germania, ha reiterato l’impegno delle 8 grandi potenze del mondo nel combattere ogni forma di pedopornografia, quindi anche quella veicolata in rete, ma ha anche sentenziato che è assolutamente indispensabile la collaborazione dei privati. La dichiarazione ufficiale recita: «le realtà del mondo privato, tra cui i provider di Internet, gli esperti di informatica, e le istituzioni finanziarie […] i media, i genitori e gli educatori, dovranno essere coinvolti per capire quale sarà il loro ruolo nella battaglia».
Trattasi quindi di una linea decisamente chiara, anche se rimangono oscure le modalità attraverso le quali possa essere applicata. Tuttavia sono decenni che il G8 collabora con l’Interpol per combattere la pedopornografia aiutando tra le altre cose anche con l’istituzione dell’International Child Sexual Exploitation Image Database, entità avente lo scopo di aiutare la polizia ad identificare e salvare le vittime di simili abusi.
Le dichiarazioni fatte dal congresso delle 8 nazioni di maggior peso nel mondo arriva dalla Germania giusto pochi giorni dopo che il paese è stato al centro di indagini e arresti in materia di pedopornografia in rete, anche se il Ministro della Giustizia tedesco Brigitte Zypries non ha parlato degli eventi che hanno coinvolto la sua nazione ma ha citato il caso di Madeleine McCann, la bambina inglese di 4 anni scomparsa all’inizio del mese in Portogallo, come esempio in grado di dimostrare il bisogno di un aumento nella cooperazione internazionale: «dobbiamo dedurre che i colpevoli siano di una gang che sfrutta questi bambini» è la dichiarazione del Ministro riportata TheAge: «cosa di cui la Russia ha già segnalato il pericolo».