Non è certamente andata giù al Garante della Privacy italiana la notizia che Google conservava da circa 3 anni tutti i dati delle reti WiFi (posizione, mac adress, SSID) che le “Google Car” incontravano durante il loro compito di mappatura delle reti stradali mondiali.
Sebbene Google si sia scusata per questa “svista”, il Garante vuole comunque vederci chiaro, e conoscere in particolare come siano stati trattati, cioè utilizzati questi dati personali da Google.
Verrà quindi aperta un’indagine sul servizio Street View e sulla modalità di raccolta dei dati da parte di Google.
Il Garante italiano troverà facile sponda in Germania da dove questa notizia è partita un po’ di tempo fa e dove da lungo tempo si chiede la sospensione del servizio Google Street View.
Difficile capire i tempi e le modalità di questa indagine, ma è molto facile intuire come andrà a finire.
Google stessa infatti al momento di porre le scuse ufficiali su quanto accaduto, ha fatto sapere che non aveva in origine nessuna intenzione di utilizzare illecitamente nessun dato terzo.
Voi che ne dite?