Con l’aggiornamento silente dei giorni scorsi della gamma dei MacBook bianchi in policarbonato, è accaduto un piccolo terremoto nella linea notebook con la mela sopra.
Dai test condotti da Macworld si evince che, quanto a prestazioni, il MacBook entry level batte il fratello maggiore Unibody che costa ?250 in più.
Non poteva che essere così, viste le specifiche. I modelli in policarbonato sono infatti passati da un Core 2 Duo a 2GHz ad un più performante 2,13GHz, una capacità dell’hard disk aumentata da 120GB a 160GB e memorie DDR2 più veloci da 800MHz (in precedenza, viaggiavano a 667MHz). E così, in seguito ai test con Adobe Photoshop o l’encoding MP3 di iTunes, si è arrivati all’incredibile paradosso che il portatile da ?949 è sensibilmente più potente del modello superiore da ?1199 in quasi tutti i benchmark.
L’unico momento in cui l’Unibody ha prevalso è stato con Quake 4, probabilmente a causa della RAM leggermente più performante. Per il resto, l’entry level batte il modello immediatamente superiore persino sul test di decompressione dei file zip, segno che anche il disco rigido dell’Unibody è inferiore.
Rispetto al MacBook Air, il MacBook bianco segna un +12% di prestazioni globali, ma è anche parecchio meno potente del MacBook Pro da 2.4GHz da ?1799. E ci mancherebbe pure.