Seduto davanti al PC in questa sera afosa di inizio Luglio, scorro la pagina del browser, saltando distrattamente da una notizia di gossip alle news a tema di marketing.
Non ho voglia di immergermi in concetti profondi, la mia energia psicofisica è agli sgoccioli, sovrastata da una caligine di pensieri pesanti, come la temperatura che sale nella mia stanza.
Accendo il ventilatore e intanto il pensiero corre agli impegni, alla famiglia, al lavoro.
“Il mercato del lavoro è un’assurda corsa verso l’ignoto.”
Questo pensiero si insinua prepotentemente nella mia testa, dopo aver letto la lettera di Anna su Italians, spazio aperto alle opinioni di Corriere.it. La lettera in questione, che vi invito a leggere, descrive le assurde peripezie di chi possiede comprovate competenze di marketing e che nonostante tutto fatichi a trovare un posto di lavoro adeguato.
Ah, il solito Sud direte voi. Macché, qui stiamo parlando di Veneto, ovvero del fecondo Nord. A quanto pare, chi è laureto in marketing non ha grosse chance di successo da queste parti.
Contrariamente a quello che si va dicendo in giro da anni, che si legge sui giornali, che viene fuori nei dibattiti televisivi oppure in conversazioni meno impegnative al bar, sembrerebbe che il Veneto sia restio ad assumere personale qualificato in questo settore.
Pare che tutta l’Italia, in generale, fatichi ad introiettare questa figura professionale nel suo sistema produttivo, perlomeno se paragonato ad altre nazioni quali la Gran Bretagna o gli USA. Potrebbe essere colpa della formazione?
Potrebbe, ma non credo che l’Università, con i suoi corsi di laurea troppo settoriali e i master di taglio sempre meno esperienziale, sia l’unica responsabile di tale disfatta.
Credo piuttosto che la colpa sia da attribuire alla carente informazione veicolata e al messaggio falsato proveniente dal settore pubblicitario. In questo senso una mano di aiuto potrebbe venire proprio dalla rete e dal Web marketing per incrementare l’interesse delle giovani menti verso tale materia.
Blog tematici come questo o siti specializzati nel settore come HTML.it non potranno che avere un peso sempre più rilevante per le future generazioni.
Sia che si tratti di marketing puro proveniente dalle aule universitarie che di Web markenting fruibile attraverso il Web o da libri specializzati, la parola magica è e sarà sempre la stessa: informazione.
Mi auguro che in futuro non ci capiti più di sentire notizie come quella di Anna e che si incominci a parlare di marketing non solo come fenomeno gregario delle vendite ma come genuino protagonista della nostra economia.
Nel frattempo, la nuvola di pensieri foschi si è volatilizzata e torno a sorridere per la leggera brezza che si sta affacciando timida alla mia finestra.