Pensando di fare marketing controtendenza la prima cosa che passa per la testa è quella di dover sviluppare strategie “anomale”, “strane” o comunque non convenzionali per acquisire clienti, ma è possibile anche procedere con un modus operanti standard modificando il target di riferimento, in questo caso il cliente finale.
Il Marketing Interno è quella forma di comunicazione utilizzata da un’azienda per comunicare con i propri dipendenti, in modo tale da motivarli e aggregarli sotto un unico brand ideologico.
È possibile notare questa sfumatura del marketing all’interno dell’azienda per la quale lavoriamo, prendiamo per esempio i casi come Ferrero che per i propri dipendenti ha uno spaccio interno, la Costa Crociere e la MSC che mette ad un prezzo irrisorio viaggi e crociere, o alla semplice struttura di consulenza aziendale che organizza viaggi low cost per i consulenti che lavorano in azienda.
Il risultato finale è doppio:
- ROI monetario dovuto alla vendita del prodotto/servizio (seppur con il minor margine possibile);
- Fidelizzazione sociale del proprio cliente/dipendente che acquisisce un’identità di integrazione al gruppo costituito da regole le quali incrementano il senso di appartenenza.
Come è possibile notare, la strategia di marketing non convenzionale acquisita è quella di generare ROI all’interno del gruppo che a sua volta incrementa il ritorno di investimento grazie a clienti finali; in questa circostanza noi stessi facciamo parte del business della società.
Idea brillante ma non certo innovativa, una soluzione adottata da grandi nomi del commercio italiano e non solo, basta ricordare ad esempio la Fiat durante il welfare con la sua colonia per i figli degli operai o la più recente politica di wellness adottata da Google per i suoi ingegneri.
Avete mai pensato di fare marketing all’interno della vostra azienda?
Avete mai ricevuto proposte commerciali dall’interno della società per cui lavorate?